Caso Scurati, Rossi (dg Rai): "Istruttoria su vicenda, da azienda nessuna censura"

Caso Scurati, Rossi (dg Rai): Istruttoria su vicenda, da azienda nessuna censura
LAPRESSE INTERNO

"Intervengo per frenare ennesimo tentativo di aggressione all'azienda", ha aggiunto “In queste ore in cui si susseguono notizie inverosimili e ricostruzioni surreali, mi trovo costretto ad intervenire per cercare di frenare l’ennesimo tentativo di aggressione nei confronti della Rai. È in atto un’istruttoria per verificare se ci siano stati errori relativi alla mancata partecipazione dello scrittore Scurati alla trasmissione ‘Che sarà’ di Serena Bortone, partecipazione che era prevista nel comunicato stampa ufficiale uscito la sera prima della puntata in questione. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altre fonti

L’ad della Rai, Roberto Sergio, ieri ha incontrato i vari protagonisti della vicenda Scurati - da Serena Bortone a Paolo Corsini - e sono in corso gli accertamenti per capire davvero come s’è creato l’incidente della censura televisiva all’autore dei libri su Mussolini. (ilmessaggero.it)

C’è un enorme equivoco, che un giorno andrà pure chiarito, a proposito di Roberto Saviano. Da quando fu pescato dai bassifondi di Nazione Indiana per farne un’icona letteraria, grazie al talento perverso di Gian Arturo Ferrari, ci ritroviamo questo nulla ambulante dappertutto, in fama di martire, un martire che prospera e per il quale nessuno ha mai saputo riferire una minaccia concreta. (Nicola Porro)

Caro Scurati, (Nicola Porro)

Crosetto si smarca sul caso Scurati: “Censura fuori dal tempo, così certi dirigenti impoveriscono la Rai”

E' in atto un'istruttoria sul caso del monologo dello scrittore Antonio Scurati. A farlo sapere è il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi in relazione alla vicenda che ha coinvolto la trasmissione Che sarà. (Adnkronos)

Se invece intendo trarne un insegnamento per il tempo presente – forse la risposta più pregnante alla domanda “perché studiare la Storia?” – allora penso a un altro tipo di liberazione: quella dal cortocircuito cognitivo e spettacolare per cui la galassia progressista si attiva calorosamente su battaglie di metodo contro nemici inesistenti (il fascismo), guidata da intellettuali disorganici al popolo che fanno a gara a chi la spara più grossa a beneficio proprio (ospitate televisive, candidature, visibilità), tutto ciò mentre nessuno si preoccupa di elaborare un programma alternativo e credibile contro la macelleria sociale e la mediocrità delle classi dirigenti imposte dal neoliberismo selvaggio con il benestare tanto della destra quanto della sinistra. (Il Fatto Quotidiano)

«Io - è stata la sua risposta, riferiscono - ho letto tutti i suoi libri e mi è sembrato obiettivo nei giudizi». Quando sono controcorrente, diventano scelta politica. (la Repubblica)