L’ira delle vittime di Weinstein dopo l’annullamento della condanna. Da Ashley Judd a Mira Sorvino: “È un predatore seriale, vogliamo giustizia”

L’ira delle vittime di Weinstein dopo l’annullamento della condanna. Da Ashley Judd a Mira Sorvino: “È un predatore seriale, vogliamo giustizia”
La Stampa ESTERI

Un coro di dissenso e parole di rabbia affollano il web il giorno dopo l’annullamento della condanna a 23 anni per Harvey Weinstein. L’«errore procedurale» ravvisato dalla Corte d’Appello di New York ha raggelato molte protagoniste del mondo del cinema. Tra loro l’attrice e attivista Ashley Judd, una delle donne che ha pubblicamente accusato di violenze e abusi Harvey Weinstein, l'ex produttore cinematografico di Hollywood il cui caso innescò il movimento #MeToo: che ha parlato di «atto di tradimento istituzionale». (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

La vita di un calciatore è senza dubbio molto privilegiata: tanto denaro e zero problemi dal punto di vista economico. È però anche vero che c’è molto di più ed ogni calciatore ha una propria storia, dove essere ricchi passa totalmente in secondo piano. (Rompipallone – News sul calcio nazionale e internazionale)

La Corte d’Appello dello Stato ha rilevato che il giudice dello storico processo ha condannato l’ex magnate del cinema con decisioni improprie, tra cui la decisione di far testimoniare le donne su accuse che non facevano parte del caso. (Scenari Economici)

Harvey Weinstein, la Corte dello Stato di New York revoca la condanna a 23 anni di prigione

I giudici, in maggioranza donne, hanno dovuto constatare che il collega James Burke che emise la sentenza nel 2020 fece un errore nel consentire ai procuratori di chiamare sul banco dei testimoni donne che accusarono di violenze sessuali il produttore senza essere parti in causa. (OGGI)