Usa verso il rinvio dei nuovi dazi all'import dalla Cina

PuntoStabiaNews.it ECONOMIA

Gli Usa si avviano a rinviare la stretta ulteriore del 15% sui dazi all'import di oltre 100 miliardi di beni made in China, prevista al 15 dicembre: lo riporta il Wall Street Journal citando l'indicazione emersa dai negoziatori delle due parti, nel mentre prosegue il confronto per spingere Pechino ad acquistare più prodotti agricoli americani e per arrivare alla cosiddetta 'fase uno'.

Il presidente Donald Trump, al quale spetta la decisione in ultima battuta, spinge per un accordo a breve termine. (PuntoStabiaNews.it)

Su altre fonti

Ad un giornalista che ha sollecitato un suo commento, il tycoon ha risposto risfoderando l’espressione che coniò su misura di Kim due anni fa nel pieno della crisi tra i due paesi. 2- Tornano le scintille tra Usa e Corea del Nord. (Policymakermag)

Solo una equilibrata strategia condotta dal Partito di Jinping potrà riportare il paese verso una stabile crescita. Ma il filo sul quale il presidente cinese deve muoversi per evitare di cadere è più instabile che mai, mosso da un vento proveniente dall’estremo occidente. (FinanceCuE)

Lo ha detto Diana Bracco, vice presidente esecutivo della Fondazione Italia Cina, in occasione della 14esima edizione dei China Awards. - Amici dei Bambini, organizzazione non governativa che si occupa di adozioni internazionali, anche dalla Cina, dove ha aperto la sua casa famiglia di Xi’an. (ROMA on line)

A diminuire le possibilità che la controversia sui commerci tra Usa e Cina si sblocchi nei prossimi giorni sono intervenuti poi alcuni fattori politici delicati se non spinosi. Pechino, al contrario, sta mettendo in campo tutti gli accorgimenti necessari a parare i colpi dell’America e, soprattutto, non soccombere. (Startmag Web magazine)

Il surplus commerciale con gli Stati Uniti è passato da 26.450 a 24.600 miliardi di dollari(da 23.917 a 22.244 miliardi di euro). Il surplus del commercio estero cinese sempre in novembre è sceso a 38.700 miliardi di dollari (35.022 miliardi di euro) a fronte dei 42.911 miliardi di dollari (38.802 miliardi di euro) registrati a ottobre. (The MediTelegraph)

Ma non sarà sempre così. La mia generazione non è Di Maio. (Formiche.net)