Chiamato un allevatore locale per radunare gli animali apparsi dal nulla. (LaPresse) Dozzine di capre trovate in libertà in una zona commerciale di lusso del quartiere Buckhead di Atlanta, negli Usa. Inizialmente le forze dell’ordine pensavano che gli animali fossero i suoi Cam T. Ashling, un’allevatrice locale, ha catturato la scena sul suo cellulare dopo che la polizia gli ha chiesto se poteva aiutare a radunare gli animali.
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Una scelta «coerente con quel che il futuro ci chiede — sottolinea Pinault —. L’annuncio che tutte le case di moda della holding non useranno più la pelliccia è stato dato nella mattina del 24 settembre con un comunicato. Oggi è il momento di fare un ulteriore passo in avanti, eliminando l’utilizzo delle pellicce in tutte le nostre collezioni. Il mondo è cambiato, insieme ai nostri clienti, e il settore del lusso deve adattarsi in modo naturale» A decidere è stato François-Henri…
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Ad utilizzare ancora pellicce animali erano ancora soltanto due marchi del gruppo Kering, Saint Laurent e Brioni, che hanno annunciato oggi di aver entrambi rinunciato a partire dall'autunno 2022. KEYSTONE/AP/JACQUES BRINON sda-ats. Questo contenuto è stato pubblicato il 24 settembre 2021 - 10:29. (Keystone-SDA). Il marchio della moda di lusso francese Saint-Laurent non utilizzerà più pellicce animali, così come ormai ha deciso di fare il gruppo Kering, di cui fa parte.
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Anche Valentino si è di recente aggiunto alla lista dei marchi senza pellicce; Chanel non usa più pellicce né pellami esotici dal 2018, come Giorgio Armani, già dal 2016, Prada, Versace, Michael Kors, Burberry. In Lvmh, per esempio, il primo gruppo mondiale del lusso con 44,7 miliardi di fatturato nel 2020, finora solo singoli marchi hanno optato per il “fur-free”. Israele è il primo Paese a vietare la vendita di pellicce, scelta condivisa con la California, che sarà fur free dal 2023.
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non utilizzerà più pellicce animali, a partire dalle collezioni autunno 2022. Anche per quanto riguarda il benessere degli animali, abbiamo sempre dimostrato la volontà di migliorare le pratiche sia all'interno della propria filiera, sia nell'intero settore del lusso».Oggi, secondo Pinault, «è il momento di fare un altro passo avanti, eliminando l'uso delle pellicce in tutte le nostre collezioni. Il mondo è cambiato e così la clientela: il mondo del luxury deve…
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La scelta sostenibile del gruppo Kering. Le collezioni per il prossimo Autunno/Inverno saranno all'insegna del cruelty free: il gruppo Kering ha chiesto a tutte le Maison di non usare più le pellicce nelle nuove proposte fashion. Così facendo, l'azienda spera di ridurre in modo drastico lo sfruttamento degli animali nel mondo della moda, ormai destinato a diventare cruelty free. Gucci lo aveva già fatto nel 2017 e oggi a fargli seguito sono tutti gli altri marchi del gruppo…
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“Il mondo è cambiato”, dice Pinault Perché, come spiegano gli stessi estensori, il gruppo francese ratifica una decisione che i suoi brand hanno già preso da tempo. In termini strettamente giornalistici, il comunicato stampa con cui Kering annuncia che non utilizzerà più pellicce è debole. Kering non utilizzerà più pellicce. Leggiamo le parole di François-Henri Pinault, presidente e CEO di Kering.
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A partire dalle collezioni dell'autunno 2022, nessuna delle case del gruppo farà uso di pellicce, si legge in un comunicato. Il mondo è cambiato, insieme ai nostri clienti, e il lusso deve naturalmente adattarsi", ha detto François-Henri Pinault, presidente e Ceo di Kering. "È giunto il momento di fare un ulteriore passo avanti ponendo fine all'uso della pelliccia in tutte le nostre collezioni. A partire dal 2017, quando Gucci ha smesso di fare uso di pellicce, anche gli…
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“Nel 2019, Kering ha definito e pubblicato una serie di standard per il benessere degli animali. Le vendite nei negozi a gestione diretta sono aumentate del 45,2 per cento rispetto al primo semestre del 2020 e del 19,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019, spinte da una crescita molto robusta in particolare in Nord America Nel dettaglio, a partire dalle collezioni autunno 2022, nessuna delle maison dell’azienda utilizzerà le pellicce.
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#emergenzavisoni. Il nostro affiancamento a Gucci e al resto delle aziende del gruppo non finisce qui Il mondo è cambiato, eppure in Italia ancora è consentito allevare animali per la produzione di pellicce. Un confronto che nel 2017 ha portato la maison italiana (francese di adozione) ad annunciare, tra le prime in questa fascia del mercato, la decisione di non ricorrere più a pellicce animali. Significativa la dichiarazione del Presidente Kering, François-Henri Pinault…
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Il mondo è cambiato, e così i nostri clienti, e il lusso deve adattarsi a questo cambiamento”, ha dichiarato François-Henri Pinault, presidente e ceo del gruppo Kering. François-Henri Pinault, presidente e ceo del gruppo Kering. . “È giunto il momento di fare un passo in avanti e mettere fine all’uso delle pellicce in tutte le nostre collezioni. “Da molti anni Kering ha cercato di assumere un ruolo guida nel percorso di sostenibilità, promuovendo una visione del lusso inseparabile dai più alti valori e standard ambientali e sociali” Nel…
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The Humane Society of the United States (HSUS) e LAV supportarono la svolta del brand, iniziando così un dialogo con tutto il gruppo. Il colosso del lusso ha deciso: a partire dalle collezioni Autunno-inverno 2022 nessuna maison del gruppo userà più pellicce animali. Come sempre accade con le pagine bianche ancora da scrivere, la sfida incute timore ma è anche quella più stimolante «Kering goes fur free».
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Scegliere di eliminare le pellicce dà un buon segnale che le cose si stanno seriamente rimuovendo in questo settore verso la sostenibilità», ha affermato in una nota François-Henri Pinault, amministratore delegato di Kering. È davvero finita l’epoca delle pellicce come simbolo del lusso? La pelliccia «è simbolica, è un materiale che è stato storicamente molto legato all’industria del lusso. Per Pinault, questo impegno è la conclusione logica delle strategie avviate negli ultimi anni per posizionare la conglomerata di cui è a capo in prima linea negli…
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Kering ha deciso di non utilizzare più pellicce animali. Nel 2019, Kering ha definito e pubblicato una serie di standard per il benessere degli animali Il mondo è cambiato, insieme ai nostri clienti, e il settore del lusso deve adattarsi in modo naturale». Oggi è il momento di fare un ulteriore passo in avanti, eliminando l'utilizzo delle pellicce in tutte le nostre collezioni. A partire dalle collezioni autunno 2022, nessuna delle maison del Gruppo utilizzerà le pellicce.
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A partire dalle collezioni autunno 2022, nessuna delle maison del gruppo utilizzerà le pellicce animali. Tra le aziende della moda fast fashion, invece, risultano fur free Zara, Mango, H&M, e l’italiana Ovs La svolta fur free del gruppo è in realtà parte di un percorso che va avanti da anni. Anche Kering abbraccia il ‘fur free’ 24 Settembre 2021 di Redazione. Anche il gruppo Kering abbraccia la filosofia del fur free.
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La decisione è già stata presa in passato dagli altri marchi del gruppo Gucci, Balenciaga, Bottega Veneta e Alexander McQueen. Il gruppo del lusso Kering ha comunicato la decisione di voler dire addio alle pellicce di animali. Yves Saint-Laurent rinuncia alle pellicce dall'autunno 2022. Il marchio della moda di lusso francese Saint-Laurent non utilizzerà più pellicce animali, così come ormai ha deciso di fare il gruppo Kering, di cui fa parte.
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Il colosso francese ha intrapreso un percorso verso la sostenibilità che non può esimersi dal bandire le pellicce: “È giunto il momento di fare un passo in avanti e mettere fine all’uso delle pellicce in tutte le nostre collezioni. Il mondo è cambiato, e così i nostri clienti, e il lusso deve adattarsi a questo cambiamento”, si legge in una nota ufficiale. Balenciaga, collezione Primavera Estate 2022.
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L'ultima bufera sull'argomento è arrivata lo scorso 10 marzo, quando Kate Moss ha posato con una giacca di volpe, ciò che ha causato una manifestazione del gruppo PETA al di fuori di una boutique di Saint Laurent a Parigi. Si tratta di una decisione che segue quella di molti altri marchi di moda, ad esempio Chanel, ma che non è ancora stata intrapresa dal numero uno al mondo, LVMH. a Gucci a Saint Laurent, il gruppo Kering non utilizzerà più pellicce animali in nessuna delle proprie collezioni.
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