Scandalo politico in Puglia: l'ex assessore Pisicchio arrestato per corruzione

La città di Bari è attualmente al centro di vicende politiche e giudiziarie che stanno avendo un impatto significativo a livello nazionale. Queste situazioni potrebbero influenzare gli equilibri politici non solo in Puglia, ma anche nel resto d'Italia. Il nostro giornale ha deciso di aprire una finestra su Bari, offrendo una sezione dedicata in cui i lettori potranno trovare tutte le ultime notizie su ciò che sta accadendo nel capoluogo pugliese, con riflessi immediati sulla nostra regione e sull'intero Paese.

L'arresto di Pisicchio

L'ex assessore regionale Alfonso Pisicchio si è dimesso dal ruolo di commissario straordinario dell'agenzia regionale per l'innovazione tecnologica poche ore prima di essere arrestato per truffa e corruzione. Durante l'interrogatorio di garanzia, Pisicchio avrebbe spiegato di aver saputo di una "accelerazione" di indagini a suo carico da parte del governatore pugliese Michele Emiliano.

Il ruolo di Emiliano

Le dimissioni di Pisicchio, che avevano anticipato di poche ore il suo arresto, sarebbero arrivate dietro una spinta del governatore Emiliano. Durante l’interrogatorio di garanzia, l’ex assessore ha letto una conversazione di Whatsapp con il presidente della regione Puglia. Uno scambio di messaggi Whatsapp, dimissioni forzate e arresti domiciliari: è quanto emerge dalle ricostruzioni sulla vicenda che ha coinvolto l’ex assessore regionale pugliese Alfonso Pisicchio. Dalla lettura delle cronache relative all’interrogatorio di Pisicchio, un suo stretto collaboratore arrestato giorni fa a Bari, si evince che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano poche ore prima dell’arresto avrebbe avuto uno scambio di WhatsApp con Pisicchio, scrivendo a lui, tra l’altro, di aver appreso ‘da fonti romane’ che ‘c’è una vecchia inchiesta nei tuoi confronti che ha ripreso slancio.

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