Anche perché ormai sempre più clienti optano per pagare con la modalità elettronica: da noi superano sicuramente il 50%". "Nessun problema con i pagamenti elettronici, ma per favore togliete le commissioni. Anche quando i clienti pagano una semplice tazzina di caffè, a patto che con la banca non ci sia un accordo. Accettiamo tutti i tipi di pagamento, ovviamente, però occorrerebbe maggiore collaborazione da parte dei clienti, specie quando usano la carta per pagare un semplice…
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La portavoce dell’associazione Alessia Brescia ha evidenziato: «Il legislatore ci obbliga ad accettare anche i pagamenti elettronici, scaricando ogni costo su di noi. E nell'attesa inviteremo i nostri clienti a preferire il pagamento tramite contanti». Questa è la posizione dell'associazione Ristoratori Veneto & Ho.Re.Ca., nata a Verona due anni fa e oggi portavoce di migliaia di attività in tutta la regione.
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Opposto è, invece, il discorso per Maria Chiara Galassi che, dietro al bancone del suo ‘Cami Cafè’, trema ad ogni ordinazione. "Un conto è un cliente che prende un caffè e una pasta – replica – un altro è quello che mi chiede solo un bicchiere d’acqua. Gianni Cedrini, a bordo della sua auto bianca, racconta di come ormai la carta di credito e il bancomat siano all’ordine del giorno. "Già in tanti usano le carte – ammette Marina Milani, ‘Antica tabaccheria del Volto’ – ma per noi le…
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Non è obbligatorio pagare con la carta, ma obbligatorio è, per l’esercente, accettarla per qualsiasi cifra. Quindi, oltre alle grandi boutique, da giovedì devono necessariamente essere in possesso del Pos anche bar, tabaccai, giornalai, tassisti, avvocati, commercialisti, medici e via dicendo. Esempio: su un acquisto da 100 euro, la multa (per il commerciante) è pari a 34 euro Non c’è cifra minima da poter pagare con carta di credito o bancomat.
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"Non è cambiato nulla, è da tanto che lo usiamo e ho sempre fatto pagare i clienti con il pos. Di solito chiedo se cortesemente possono andare al bar a cambiare, finora ho sempre trovato persone molto disponibili" Diventa quasi un episodio comico pagare un caffè con il pos, però se succede, non abbiamo mai fatto problemi". Essendo un bar abbiamo un giro limitato di pos, la percentuale che ci viene sottratta è veramente irrisoria".
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La norma generale era valida già dal 2014. Finora però non erano previste sanzioni. Da un paio di giorni chi non accetta pagamenti elettronici tramite carte di credito, di debito e prepagate rischia una multa di 30 euro più una parte variabile del 4% sul valore della transazione rifiutata È in sintesi il pensiero dei commercianti novaresi sulla misura entrata in vigore giovedì. Se il Pos è obbligatorio, le commissioni vanno azzerate o quantomeno contenute.
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"Non siamo contro le transazioni digitali, -sottolinea il vicepresidente Fipe - anzi ci risolverebbero il problema di avere sempre i contanti, ma non siamo adeguati rispetto allo standard europeo" Rimane il problema del costo delle commissioni a carico degli imprenditori" fanno sapere da Confartigianato. Confartigianato: "Problema è costo commissioni a carico degli imprenditori". Commercianti e artigiani alla prova del nove all'indomani dell'introduzione dell'obbligo…
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Genova, da oggi il bancomat non si può rifiutare: mugugni fra i professionisti e la ribellione ostinata del bar Mangini di Valentina Evelli. Ingegneri e avvocati: "Ci adegueremo ma non siamo commercianti". Il titolare dello storico locale di Corvetto: "La mia è una battaglia di principio: ho già perso molti clienti ma ci sono colleghi che mi seguono"
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Di contro, c’è chi in alta montagna, in un rifugio, ha installato il Pos e lo usa senza restrizioni. Ma il problema rimane quello delle commissioni imposte dalle banche per i collegamenti Pos E spesso, anche se Milano è più avanti della profonda provincia, come le zone turistiche, ci si sente rispondere che per cifre basse il bancomat è meglio non usarlo. In città si arriva fino al 10 percento di negozi che (ancora) non si sono adeguati.
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"Se è obbligatorio – afferma Francesca Grieco del centralissimo Caffè Roma – devono abbassarle o addirittura eliminarle fino a certi importi. Da ieri, infatti, è obbligatorio in Italia il pagamento con carte anche per cifre "contenute". Lo abbiamo provato anche noi del Carlino, ieri, in un "viaggio" tra attività, bar ed esercizi del centro. Per ora difficoltà non ne stiamo riscontrando, anche perché già da tempo consentivamo di far pagare con il bancomat cifre ridotte" di Giacomo Giampieri Va…
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Parliamo dell’obbligo per ogni attività di accettare pagamenti con strumenti elettronici per qualsiasi importo, anche di un solo euro. Si può pagare una percentuale su ogni transazione oppure avere un tetto mensile e pagare un canone a fine mese. Abbiamo sempre accettato pagamenti con la carta, ma tra gli italiani solo i più giovani sono abituati a pagare anche le piccole cifre digitalmente“. Se ci fosse una disciplina nazionale e una soglia sotto la quale non si pagano costi di transazione sarebbe sicuramente meglio"…
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No, perché là le commissioni bancarie non si pagano Il nervo scoperto riguarda piuttosto le commissioni bancarie, che sugli scontrini più bassi tendono a diventare spiacevolissime seccature. Il tema delle commissioni non può essere ignorato, soprattutto ora, di fronte alle nuove disposizioni. Perché per noi si tratta nell’ennesimo costo che si aggiunge ai tanti altri che piovono in un contesto già decisamente complesso".
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Valentina Aurilio e Claudio Del Sarto, presidente e coordinatore di Confesercenti Pontedera Valdera, mettono l’accento anche sulla difficoltà della copertura internet. Banca d’Italia e governo devono trovare un accordo e togliere tutte le commissioni" E, allora, si è voluto imporre a livello governartivo una decisione senza garantire il servizio. I commercianti non sono contrari a riscuotere con bancomat e carte di credito, ma quello che chiedono è di azzerare le commissioni.
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Gian Pietro Guatelli, direttore dell’Associazione commercianti, non segnala particolari problemi sulla norma che da oggi prevede sanzioni per chi rifiuta pagamenti col Pos. Resta però aperta la questione commissioni bancarie che il commerciante deve pagare sulle transazioni elettroniche: «Il costo può essere rilevante, ma la norma è quella e va applicata. Gli esercenti che non superano i 400mila euro di fatturato annuo o i 200mila euro annui di transato Pos possono però usufruire del “Rimborso micropagamenti”, promosso dal governo, per…
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Spostandoci dall’altro lato della strada c’è la macelleria ‘Marco & Vito’: "Abbiamo il pos da ormai vent’anni, per noi non è certo una novità – commenta Gianmarco Flamigni –. Penso che l’obbligatorietà di utilizzo per gli esercenti sia giusta, peccato, però, per le spese che dobbiamo sostenere di tasca nostra" L’idea che, da oggi, sia obbligatorio utilizzarlo, però, non mi piace troppo: l’uso dovrebbe essere libero, considerando che per gli esercenti ci sono delle spese anche…
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