Luciano Canfora affronta il processo per diffamazione nei confronti di Giorgia Meloni

Il noto filologo e storico Luciano Canfora è stato rinviato a giudizio con l'accusa di diffamazione aggravata nei confronti di Giorgia Meloni, che aveva definito "neonazista nell'anima". La decisione è stata presa dal tribunale di Bari in merito alle frasi pronunciate dal professore all'attuale presidente del Consiglio, durante un intervento di fronte agli studenti di un liceo, nell'aprile del 2022.

La decisione del tribunale

Nonostante le grandi mobilitazioni a difesa di Luciano Canfora e nonostante flotte di penitenti che si stracciavano le vesti per l'orribile censura, nonostante dotti editoriali per spiegare che Giorgia Meloni non avrebbe dovuto querelare il filologo, alla fine il giudice ha rinviato a giudizio Canfora per diffamazione aggravata. I fatti risalgono all'aprile del 2022, quando Meloni era leader dell'opposizione.

Il contesto dell'accusa

Tutto quello che riguarda Luciano Canfora, il provocatore in fama di storico, di filologo, è comunista e come tale farsesco: crediamo si possa sostenere, visto che lui è convinto che dare del "nazista nell'animo" a qualcuno sia una faccenda perfettamente lecita e magari opportuna, come salire in montagna durante la Resistenza. Dunque, questa storia per cui un canuto provocatore apostrofa l'attuale presidente del Consiglio come epigona di Hitler, nientemeno, è farsa, che nasce da farsa e si chiude da farsa.

Luciano Canfora, noto filologo e storico, affronta un processo per diffamazione aggravata nei confronti di Giorgia Meloni, attuale presidente del Consiglio. Nonostante le proteste e le difese, il tribunale di Bari ha deciso per il rinvio a giudizio. La vicenda risale all'aprile del 2022, quando Meloni era ancora leader dell'opposizione. Tutto ciò che riguarda Canfora, noto per le sue provocazioni, è considerato farsesco, compreso il suo convincimento che dare del "nazista nell'animo" a qualcuno sia lecito. La vicenda, nata come una farsa, si conclude come tale.