Ilaria Salis e la lotta per la giustizia in Ungheria

Ilaria Salis, una figura che ha recentemente attirato l'attenzione internazionale, si trova di fronte a un nuovo capitolo della sua battaglia legale in Ungheria. La prossima tappa di questa lotta è prevista tra un paio di settimane, quando un collegio di tre giudici esaminerà l'appello contro il rifiuto degli arresti domiciliari.

La decisione controversa

L'avvocato di Salis, Gyorgy Magyar, sostiene che la decisione di negare gli arresti domiciliari si basa su un presunto rischio di fuga dell'imputata, che lui ritiene inesistente. Magyar ha annunciato che riproporrà la richiesta se la corte d'appello dovesse confermare il rifiuto. L'udienza del processo è già fissata per il 24 maggio.

Critiche e reazioni

La situazione di Salis ha suscitato molte critiche. La vista di Salis incatenata e trascinata in aula come un cane al guinzaglio ha suscitato disgusto. Questa immagine è stata vista come una sorta di risposta del governo o della magistratura ungherese alle critiche di chi in Italia vorrebbe vedere Salis libera.

Il contesto politico

Alcuni nel centrodestra sostengono che il caso Salis non è un fatto politico. Tuttavia, è importante ricordare che l'anno scorso a Budapest si è svolto un raduno di neonazisti provenienti da tutta Europa, una manifestazione autorizzata dal governo ungherese. Questo evento mette in luce le sfide storiche che ancora gravano sulla repubblica ungherese, un tempo culla della civiltà austroungarica e magiara.

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