Tuttavia, ciò che la Fed non potrà mai fare è ampliare l’offerta di case in riva al mare. Si prenda il mercato delle case in riva al mare in una certa località marittima”, spiega l’esperto di Tcw. Se il mercato delle case in riva al mare dovesse rallentare per qualche ragione, la Fed potrebbe ‘stimolarlo’ abbassando i tassi dei mutui. Ciò avviene tramite il livello dei tassi dei mutui, i prezzi delle case o i vincoli per la sottoscrizione di un prestito.
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Steven Mnuchin, Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, non è stato l'unico legislatore che questa settimana ha discusso del futuro del denaro. Cotton ha discusso delle iniziative crypto portate avanti da aziende come Facebook e dalla banca centrale cinese. Shelton ha più volte espresso pareri fortemente negativi sul dollaro e sullo stato attuale dell'economia statunitense, e da parecchio tempo sostiene il ritorno al sistema aureo, abbandonato nel 1971. Per…
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Sarà la presenza della Fed fondamentale per impedire che il deflusso possa destabilizzare il sistema della liquidità sui mercati e creare turbolenza negli indici azionari? Ci sarà inoltre da valutare tutto il discorso legato ai Leveraged Loans di cui gli investitori istituzionali se ne stanno liberando convintamente. Tutto il mondo del turismo comunque ne è colpito, si registrano cancellazioni di voli verso e dalla Cina da Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti
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Le conseguenze volontarie delle politiche della Fed dell’ultimo decennio sono evidenti. Tuttavia, ciò che la Fed non potrà mai fare è ampliare l’offerta di case in riva al mare. Di conseguenza, la risposta della Fed è impedire al mercato di inviare questo tipo di segnale. E così la Fed continua a fingere che il ciclo non debba mai finire. Se il mercato delle case in riva al mare dovesse rallentare per qualche ragione, la Fed potrebbe ‘stimolarlo’ abbassando i tassi dei mutui.
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“Le prospettive di base che ho esposto sono significativemente buone”, ha notato. Secondo John Williams, president della Federal Reserve Bank (Fed) di New York, i tagli dei tassi d’interesse decisi nel 2019 dall’istituto centrale di Washington hanno guidato l’economia Usa verso un percorso di costante ripresa e i futuri interventi sul costo del denaro dipenderanno dall’evoluzione dei dati macroeconomici.
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A oltre un decennio dalla crisi finanziaria, le politiche monetarie espansive continuano a monopolizzare l’economia mondiale. Politiche monetarie sono ormai diventate un problema. Iniziate da Ben Bernanke nel 2008, le misure non convenzionali di politica monetaria non sono mai terminate e il tentativo della Federal Reserve di normalizzare il costo del denaro statunitense è stato goffamente bocciato dall’avvio della guerra commerciale.
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Ciò implica anche che l’acquisto di azioni potrebbe aver raggiunto il picco, fungendo da vincolo per un ulteriore rally del mercato azionario, ha affermato Panigirtzoglou. “Sulla base dei flussi di gennaio, sarà un altro anno molto forte per i flussi di fondi obbligazionari”. I fondi obbligazionari sono a poche settimane dal raggiungimento della loro più lunga serie ininterrotta di afflussi dalla crisi finanziaria.
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Il Pil di Berlino, nel quarto trimestre, ha segnato una variazione pari a zero rispetto al trimestre precedente. Nuovi segnali di incertezza arrivano intanto dalla Germania, dove il Pil non si è mosso nel quarto trimestre dell'anno. In Cina sul mercato onshore lo yuan scivola a 6,9818 sul dollaro e sul mercato offshore cala a 6,9853. La moneta europea passa di mano a 1,0850 dollari dopo essere sceso fino a 1,0826, ai minimi da maggio 2017 .
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Penso che sia molto importante anticipare il trend per garantire che il dollaro continui a offrire la migliore valuta al mondo”. Tutto nasce nel luglio del 2019, quando il Presidente americano Donald Trump nominò Judy Shelton come futuro membro del Board of Governors della stessa Federal Reserve. Shelton è una sostenitrice del gold standard e si è sempre opposta alle politiche espansive della Fed.
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