Mario Draghi e la corsa alla presidenza della Commissione europea

L'ex premier italiano e ex presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha recentemente annunciato che il suo prossimo rapporto sulla promozione della competitività dell'UE chiederà riforme radicali. "Abbiamo bisogno di un'Unione Europea che sia adatta al mondo di oggi e di domani", ha dichiarato Draghi durante una conferenza di alto livello sui diritti sociali a La Hulpe, organizzata dalla presidenza belga dell'UE.

Il sostegno italiano

Daniele Capezzone, nel suo "Occhio al caffè", una rassegna politicamente scorrettissima di Libero, ha criticato i giornali che hanno subito sostenuto la possibile candidatura di Draghi a un ruolo di peso in Europa, forse proprio la presidenza della Commissione Ue. "Come per il Quirinale, la campagna non è partita benissimo", ha analizzato il direttore editoriale di Libero, ricordando come con Draghi si siano schierati, alla fine, quasi tutti i giornali italiani ma nessun giornale straniero.

Le voci di corridoio

Negli ultimi mesi, sono state diverse le indiscrezioni circolate su Mario Draghi. Prima si era parlato di lui al posto di Jens Stoltenberg alla segreteria generale della Nato, poi i rumors si erano concentrati sulla presidenza del Consiglio europeo. Ora, invece, tutte le voci ruotano intorno alla presidenza della Commissione europea. Un incarico, quest'ultimo, che richiederebbe un ampio consenso tra i 27 dell'Ue che, stando alle ultime indiscrezioni, sembra stia crescendo.

La corsa alla presidenza della Commissione europea è appena iniziata e Mario Draghi sembra essere uno dei candidati più forti. Tuttavia, la strada è ancora lunga e piena di ostacoli. Solo il tempo dirà se l'ex premier italiano riuscirà a ottenere il sostegno necessario per assumere questo importante ruolo.

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