L'assistenza militare degli Stati Uniti a Ucraina, Israele e Taiwan

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato un pacchetto di assistenza militare del valore di 95 miliardi di dollari destinato a Ucraina, Israele e Taiwan. Questa mossa è stata approvata dal Senato, superando uno stallo che durava da ottobre. La maggioranza repubblicana alla Camera dei rappresentanti si era opposta allo stanziamento di 61 miliardi di dollari per il sostegno militare all'Ucraina, accusando la Casa Bianca di privilegiare la sicurezza di Paesi stranieri rispetto alle priorità di sicurezza nazionale.

La difesa aerea dell'Ucraina

Gli aiuti a Kiev smentiscono il disimpegno degli Stati Uniti. Il presidente ucraino Zelensky avrà a disposizione armi per la difesa aerea, iniziando il percorso che porterà l'Ucraina a costruire il suo "Iron Dome", un sistema di difesa che protegge Israele dagli attacchi nemici. Questo sistema è stato in grado di eliminare il 99% dei droni e dei missili lanciati dall'Iran contro Israele il 14 aprile.

La risposta della Russia

Lo sblocco degli aiuti statunitensi per l'Ucraina potrebbe costringere la Russia a rivedere gli assi della sua offensiva contro Kiev. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha confermato l'ipotesi di creare una "zona cuscinetto" nel Paese invaso per impedire ai missili Atacms, con una gittata di 290 chilometri, di colpire il territorio della Federazione. "Rispetto a questo non è cambiato nulla", ha affermato Peskov, aggiungendo che il tema delle armi a lungo raggio e di potenziali attacchi nelle aree in cui saranno concentrate "è piuttosto di competenza delle forze armate".

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