Il decreto è stato ricusato e l'atto non è stato quindi ammesso alla registrazione. La Corte dei Conti non ha registrato il decreto per la produzione del vaccino italiano ReiThera. A conclusione dell'adunanza, in data 11 maggio 2021, la Sezione centrale ha deliberato di ricusare il visto sul decreto Il decreto prevedeva un finanziamento di 50 milioni su un totale di 80 milioni previsti dal decreto rilancio.
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ReiThera, la Corte dei Conti boccia…"
Altri dettagli:
E’ quanto sottolineano a LaPresse fonti vicine al dossier. (LaPresse) – La volontà di ReiThera, nonostante la decisione odierna della Corte dei conti è di voler comunque arrivare a presentare il lavoro all’Ema. La sensazione infatti non è quella di un no definitivo ma di un “congelamento per revisione”. I restanti 32 milioni saranno invece fondi stanziati da ReiThera
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E’ quanto apprende LaPresse. (LaPresse) – Le motivazioni della Corte dei Conti che ha ricusato il visto sul decreto che stanziava 50 milioni di euro per la produzione del vaccino ReiThera nello stabilimento di Castel Romano saranno rese note entro 30 giorni. Roma, 14 mag. Nel frattempo nessun commento arriva dai soggetti firmatari dell’accordo di sviluppo, ovvero ministero dello Sviluppo Economico, la ReiThera Srl, e Invitalia Spa, in attesa appunto dei dettagli dello stop
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(LaPresse) – “Il no della Corte dei Conti al finanziamento di ReiThera? Lo dice il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa Noi abbiamo competenza scientifica e non amministrativa ma è molto importante che le sperimentazioni si possano condurre”. Roma, 14 mag.
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(LaPresse) – La sezione centrale della Corte dei Conti a conclusione dell’adunanza del 11 maggio 2021 “ha deliberato di ricusare il visto sul decreto” relativo all’approvazione “dell’Accordo di sviluppo sottoscritto in data 17 febbraio 2021 dal Ministero dello Sviluppo economico, da Invitalia spa e dalla Società ReiThera srl, volto a sostenere il programma di sviluppo industriale da realizzare presso lo stabilimento produttivo sito in Castel Romano”.
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All'ospedale di Trieste prosegue la sperimentazione del vaccino Reithera - TGR Friuli Venezia Giulia
Ma il centro capostipite, lo Spallanzani appunto, non ha mai fatto partire la fase 2, quella in cui si stabilisce se è meglio fare una o due dosi di vaccino. Parliamo del vaccino Reithera, la biotech di Castel Romano, che ha coinvolto in questi mesi 26 centri italiani - tra i quali l'ospedale di Trieste - nella sperimentazione. All'ospedale di Trieste prosegue la sperimentazione del vaccino Reithera.
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Conclusa la fase 2, la sperimentazione è allo stallo per mancanza di fondi (promessi tempo fa). Lo Spallanzani si sfila, anzi no. Ma c'è un altro aspetto che ha portato il vaccino Reithera in cima alla cronaca recente. La Regione Lazio ha stanziato 5 milioni, il Cnr 3 milioni, mentre l'azienda ha messo sul tavolo 12 milioni. Per poter affrontare la fase 2, come già previsto l'azienda ha anticipato i soldi, ma quei finanziamenti non sono mai arrivati.
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leggi anche Vaccino italiano ReiThera è efficace: come funziona e quando arriva. ReiThera, il vaccino italiano senza fondi? Senza i soldi necessari, di fatto ReiThera non potrà procedere all’avvio della fase 3 della sperimentazione del suo vaccino. La Regione Lazio inoltre ha contribuito con altri 5 milioni e il Cnr con 3 milioni, mentre l’investimento dell’azienda è stato di 12 milioni. Se non si sbloccheranno a breve i fondi necessari, sarà però dura anche solo iniziare la fase 3 Quando ci saranno…
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L’azienda biotech di Castel Romano, Reithera, che ha messo a punto il siero denominato GRAd-COV2 fin qui ha ricevuto solo 13 milioni degli 89 milioni totali assicurati da Invitalia, Regione Lazio e Cnr. Questo contenuto è riservato agli abbonati 1€ al mese per 3 mesi Attiva Ora Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito 3,50 € a settimana Attiva Ora Tutti i contenuti del sito,. il quotidiano e.
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