La visita di Xi Jinping in Europa: un gioco di equilibri tra potenze mondiali

La recente visita del presidente cinese Xi Jinping in Europa, la prima dal 2019, ha sollevato una serie di questioni complesse. Nonostante possa sembrare contraddittoria a prima vista, l'analisi più attenta rivela una strategia ben definita.

Un viaggio tra contraddizioni

Xi Jinping ha scelto di visitare sia l'Ungheria e la Serbia, considerate alleate della Cina, sia la Francia, un membro chiave dell'Unione Europea.

Questo doppio approccio evidenzia la volontà della Cina di mantenere un equilibrio tra i suoi vari partner europei.

Il fascino mandarino e la divisione europea

Accompagnato dalla moglie Peng Liyuan, Xi Jinping ha cercato di presentarsi come un amico oltre che come guida suprema della superpotenza cinese.

Dietro questo "velo di charme", il leader cinese ha giocato diverse partite coordinate, con l'obiettivo di seminare divisione nell'Unione europea e nella Nato.

La pressione degli Stati Uniti e la risposta cinese

Sotto pressione dagli Stati Uniti, che accusano la Cina di una politica di accerchiamento e soppressione delle aspirazioni cinesi, Xi ha cercato di conservare una sponda europea.

Con la tappa in Francia, ha mostrato agli americani di non essere isolato, nonostante la svolta atlantista degli europei dopo lo choc russo.

La tensione palpabile all'Eliseo

Nonostante il tappeto rosso e la cena d'onore, la tensione era palpabile durante la visita di Xi all'Eliseo.

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