Auto elettriche: l'impatto del Coronavirus sul settore

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A questa possibile contrazione degli investimenti, vanno aggiunti anche gli effetti dello slittamento del lancio di nuovo modelli elettrici, dovuti anche al rinvio dei principali eventi di settore".

Nella difficile fase congiunturale che stiamo vivendo, infatti, le case automobilistiche vedono contrarre in modo importante i loro ricavi, con una forte emorragia di risorse.

Auto elettriche: l'impatto del Coronavirus sul settore. (Autoblog.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il coronavirus ‘blocca’ le auto elettrice: rivoluzione green rimandata? E potrebbero essere ancora meno nell’immediato futuro alla luce della crisi economica che ha assunto dimensioni mondiali,. (News Mondo)

Si prevede un calo della produzione pari a -2,219 milioni di unità nel Nord America e -2,956 milioni in Europa. Inoltre, l’incertezza dell’effettiva ripartenza dei produttori asiatici di batterie e componenti elettrici potrebbe compromettere la supply-chain e la capacità produttiva dei veicoli elettrici in Europa” commenta Barbieri. (Car Carrozzeria)

Si prevede un calo della produzione pari a -2,219 milioni di unità nel Nord America e -2,956 milioni in Europa. Inoltre, l’incertezza dell’effettiva ripartenza dei produttori asiatici di batterie e componenti elettrici potrebbe compromettere la supply-chain e la capacità produttiva dei veicoli elettrici in Europa” commenta Barbieri. (PartsWeb)

Cina proroga gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche Sfoglia il listino delle auto nuove: tutti i modelli sul mercato. Con il crollo delle vendite, non è immaginabile una penalizzazione dei modelli benzina o diesel che hanno maggior mercato. (Auto.it)

In questa direzione, nel 2015 il fisico John Bannister Goodenough brevettò un tipo di batteria in vetro, con tantissimi vantaggi relativi ad autonomia e sicurezza, a costi non troppo elevati. Queste, ovviamente, inquinano molto meno e possono essere definite “eco-friendly”, oltre ad avere costi minori di mantenimento. (AutoMotoriNews)

“Con il crollo delle vendite, non è immaginabile una penalizzazione delle auto a benzina o diesel che hanno maggior mercato. Si prevede un calo della produzione pari a -2,219 milioni di unità nel Nord America e-2,956 milioni in Europa. (igizmo.it)