«Il commissariamento non ha risolto nulla: il Cpr va chiuso»

«Il commissariamento non ha risolto nulla: il Cpr va chiuso»
il manifesto INTERNO

«Chiediamo alla procura il sequestro del Centro di permanenza per i rimpatri di Milano, i fatti di questi mesi dicono che neanche un Cpr sotto indagine e commissariato può diventare umano». Riccardo Tromba è il presidente dell’associazione Naga, associazione che da anni si occupa di immigrazione e delle condizioni di detenzione della struttura di via Corelli. È proprio a seguito delle denunce fatte dal Naga che a dicembre 2023 i pm hanno aperto un’inchiesta sul centro milanese che ha portato al commissariamento della struttura. (il manifesto)

Ne parlano anche altre fonti

Gli episodi di violenza nel Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) di via Corelli a Milano sono continuati anche dopo l’inchiesta della Procura che aveva portato al commissariamento della struttura, gestita dalla società La Martinina. (La Repubblica)

Tra i dannati dei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) c’è un uomo che mangia le sue feci e beve le sue urine. Ha un disturbo psichiatrico pesante. (il manifesto)

Gli episodi nel centro di permanenza per il rimpatrio, commissariato da dicembre, sarebbero avvenuti tra il 10 e il 18 febbraio scorso, raccontano Riccardo Tromba, presidente del Naga, e Nicola Cocco medico della rete “Mai più Lager” (TGR Lombardia)

Degrado e nessuna tutela: «I Centri di rimpatrio sono da chiudere»

La visita di “monitoraggio” è stata effettuata in 8 Cpr: Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Macomer (Nuoro), Milano, Roma, Palazzo San Gervasio (Potenza), Bari, Restinco (Brindisi), Caltanissetta. Circa 500 persone “trattenute”, in otto centri gestiti da privati. (il Fatto Nisseno)

500 vite rinchiuse nei CPR tra psicofarmaci e violazione dei diritti Dossier del Tavolo Asilo e Immigrazione su ispezione negli otto Centri di permanenza e rimpatrio (Nigrizia.it)

Fotogramma (Avvenire)