Amsterdam, protesta pro-Gaza all'università Roeterseiland, polizia sgombera accampamento: 140 arresti - VIDEO

Amsterdam, protesta pro-Gaza all'università Roeterseiland, polizia sgombera accampamento: 140 arresti - VIDEO
Il Giornale d'Italia ESTERI

Le proteste che la guerra in Palestina sta causando si stanno espandendo sempre di più soprattutto nei campus universitari. Di fatto, la polizia olandese è intervenuta per fermare i manifestanti pro-Palestina all’Amsterdam Roeterseiland. Gli studenti sono stati accusati di disturbo della quiete pubblica perché si erano accampati con le tende fuori dall’università. Le autorità sono così intervenute cercando di riportare la situazione alla normalità, ma ciò ha fatto insorgere una rivolta che poi ha portato all'arresto di 140 persone. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altre testate

Tornano le tende sul pratone dell'università La Sapienza di Roma, questa volta sulla scia della mobilitazione partita dagli Stati Uniti. Intorno a un albero è stata legata una bandiera della Palestina. (Tiscali Notizie)

Erano decenni che i campus delle maggiori università americane non venivano scossi da un attivismo studentesco così intenso da portare a una loro sostanziale paralisi: tutto è iniziato il 18 aprile scorso, quando alla Columbia University di New York un gruppo di manifestanti pro-Palestina è riuscita a occupare la prestigiosa Hamilton Hall, già teatro di importanti lotte per i diritti civili fin dagli anni Sessanta. (Esquire Italia)

“Innanzitutto sono una studentessa, quindi è normale appoggiare il movimento internazionale che si è creato a favore della Palestina e contro il genocidio a Gaza”. Così Maya Issa, presidente del movimento studenti palestinesi, rispondendo alle domande dei cronisti in occasione dell’allestimento di un campo di tende in cui gli universitari passeranno i prossimi giorni in segno di protesta. (Il Sole 24 ORE)

Alla Sapienza tornano le tende per Gaza: 'Presidio fisso per il boicottaggio accademico'

Al suo posto ci saranno cerimonie più piccole nelle singole facoltà. La decisione è arrivata dopo un confronto tra la direzione dell'ateneo e i leader degli studenti; secondo fonti di Nbcnews, la scelta di ripiegare su riti più piccoli e dislocati è stata dettata da preoccupazioni per la sicurezza. (L'HuffPost)

Le recenti manifestazioni alla Columbia University e in altre università hanno sollevato interrogativi sulla natura delle proteste studentesche negli Stati Uniti, perché, come stigmatizzato dalle forze di polizia, s’è chiaramente percepita la presenza di un’articolata filiera, di tipo organizzativo e ideologico, dietro le proteste. (L'HuffPost)

Il proseguimento della mobilitazione, con quelle che da manifesto della protesta contro il caro - affitti, sono poi diventate il simbolo... Leggi tutta la notizia (Virgilio)