La Cina approva la legge sulla sicurezza di Hong Kong

Avvenire ESTERI

Dopo l'annuncio del provvedimento della scorsa settimana, a Hong Kong sono riscoppiate le proteste che, tra domenica e mercoledì, hanno portato all'arresto di oltre 600 persone.

«Chiediamo alla comunità internazionale di agire e di tenere gli occhi puntati su Hong Kong.

Il Congresso nazionale del popolo ha dato il via libera, con 2.878 voti a favore, all'adozione della controversa legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong, il provvedimento che «punirà secessione, sovversione del potere statale, terrorismo e atti che mettano a rischio la sicurezza nazionale». (Avvenire)

Ne parlano anche altri giornali

La nota dei quattro Paesi del blocco occidentale lamentava la violazione "diretta degli obblighi internazionali" cinesi secondo la dichiarazione firmata prima della restituzione di Hong Kong e "registrata dall'Onu". (La Repubblica)

Trump ha annunciato immediate contromisure: l’amministrazione Usa comincerà il processo per eliminare le esenzioni che conferiscono ad Hong Kong un trattamento speciale e lo status di «hub finanziario». (Corriere della Sera)

Ma così potrebbe non essere più. Annunciato per la prima volta la scorsa settimana, la decisione della Cina di aggirare il legislatore della città e imporre la legge cinese che, in teoria e probabilmente anche in pratica, dovrà reprimere il dissenso e le proteste anticomuniste, di fatto rischia di mandare a monte l’equilibrio “un paese, due sistemi”, che regge i rapporti tra Pechino e Hong Kong dal 1997, ossia da quando, sull’isola, è cessata la sovranità inglese, sostituita da quella cinese. (Business Insider Italia)

L’ultima frase è ironica e suggerisce che “i codardi” non faranno il tifo per Hong Kong. Fare manifestazioni ad Hong Kong è una cosa molto normale. (AsiaNews)

La Cina ha minacciato l'adozione di «necessarie contromisure» contro la Gran Bretagna se Londra allenterà le sue norme sui passaporti per i residenti di Kong Kong, consentendo ad esempio la possibilità di soggiorni prolungati. (Il Messaggero)

Donald Trump è stato esplicito nella conferenza stampa di venerdì 29 maggio: i privilegi di cui gode Hong Kong presto finiranno. Con lo status speciale riconosciuto a Hong Kong, gli USA garantiscono condizioni economiche, finanziarie e commerciali molto vantaggiose e preferenziali rispetto alla Cina (Money.it)