Zaia nervosetto sull'Autonomia caccia gli azzurri dalla maggioranza. Forza Italia: "Deve stare tranquillo"
È scontro sull’autonomia a destra. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, non ha gradito quel “vigileremo”, che Antonio Tajani ha pronunciato riferendosi al ddl Calderoli, e ha risposto cacciando dalla maggioranza tre consiglieri di Forza Italia. Lo scontro tra gli azzurri e il Carroccio, a pochi mesi dalle elezioni europee ed amministrative, è partito. “Sull’autonomia non c’è nessuna frenata, da vigilare ci sono solo i tempi della sua realizzazione”, dice il governatore veneto, che ora si prende le conseguenze della sua reazione: senza i berlusconiani il suo governo in regione non è a rischio, ma la spaccatura con Forza Italia è lampante. (L'HuffPost)
Ne parlano anche altri giornali
Delia Epifani succede al dottor Francesco Pazienza scomparso improvvisamente (Impresa Italiana)
Forza Italia schierata all’attacco, a Roma come a Venezia. Lo schema di gioco è cristallino: come Antonio Tajani non lesina stoccate al collega vice premier Matteo Salvini, così il coordinatore azzurro in Veneto, Tosi, martella il presidente della Regione ormai quotidianamente. (Corriere)
È l’effetto del terzo mandato, quello che Luca Zaia (a meno di miracoli) non avrà: non potendo essere ricandidato alla presidenza della Regione del Veneto, il governatore libera uno spazio che la Lega non vuole lasciare ad altri, ma che agli alleati fa gola. (ilgazzettino.it)
A proposito di «escalation», non c’è un altro termine per definire i rapporti sempre più tesi fra Forza Italia e Lega, fra Flavio Tosi e Luca Zaia. (Corriere)
«Una scelta, quella di Zaia - prosegue Tosi - che rompe clamorosamente con la storia del centrodestra. Polemica Lega-Forza Italia all'interno della Regione Veneto, Dopo le dichiarazioni di ieri, oggi Flavio Tosi rincara la dose: «Noi non siamo mai stati coinvolti nella maggioranza di Palazzo Balbi, perché per decisione di Luca Zaia Forza Italia non ha nessun assessorato». (ilgazzettino.it)
"Sull'autonomia non c'è nessuna frenata", e "se a livello nazionale qualcuno interpreta l'azione in Parlamento con la parola 'vigileremo', io la voglio interpretare come la volontà di fare bene", dice il presidente del Veneto, Luca Zaia (la Repubblica)