Processo Saipem, tutti assolti per le presunte tangenti in Algeria

Il Riformista ECONOMIA

I giudici della seconda Corte d’Appello di Milano hanno confermato l’assoluzione per Paolo Scaroni ed Eni nell’ambito del processo sulla presunta maxi tangente versata dal gruppo in Algeria.

I giudici hanno anche assolto tutti gli altri imputati “perché il fatto non sussiste”.

Non ce lo aspettavamo ma lo speravamo, perché sono 7 anni che ribadiamo la assoluta estraneità di Saipem”.

I giudici, inoltre, hanno anche revocato la confisca di 1980 milioni di dollari a carico di Eni e Saipem, somma pari alla presunta maxi tangente versata in Algeria. (Il Riformista)

Ne parlano anche altri media

Revocata per Saipem la confisca per oltre 197 milioni di euro. Confermata l'assoluzione per il manager Eni Antonio Vella, ex responsabile del gruppo per l'area del Nord Africa. (Adnkronos)

Dopo tre assoluzioni, possiamo finalmente mettere la parola fine a questa complicata vicenda», ha dichiarato l'avvocato Enrico de Castiglione, legale dell'ex numero uno di Eni. «Non ce lo aspettavamo, ma ci speravamo perché da sette anni sosteniamo con forza l’assoluta estraneità di Saipem dall’accusa di corruzione internazionale», esulta il difensore della società, l’avvocato Enrico Giarda. (La Stampa)

I rappresentanti dell'accusa, il sostituto Pg Massimo Gaballo e il pm Isidoro Palma, avevano chiesto una condanna a 6 anni e 4 mesi per Paolo Scaroni, ex numero uno di Eni e attuale presidente del Milan, per corruzione internazionale. (la Repubblica)

I giudici della Corte d'Appello di Milano sostengono che " il fatto non sussiste " e richiama l'insufficienza di prove. La Corte d'Appello di Milano ha assolto tutti gli imputati accusati di corruzione internazionale. (ilGiornale.it)

A settembre 2018, il tribunale di Milano aveva invece condannato Pietro Tali, ex presidente e ad di Saipem a 4 anni e 9 mesi di reclusione; l'ex direttore operativo di Saipem in Algeria Pietro Varone a 4 anni e 9 mesi; l'ex direttore finanziario prima di Saipem poi di Eni Alessandro Bernini a 4 anni e un mese; Farid Bedjaoui a 5 anni e 5 mesi; Samyr Ouraied a 4 anni e un mese e Omar Habour a 4 anni e un mese. (Milano Finanza)

Quest’ultima, secondo la procura, non ha eseguito attività di consulenza tali da provare l’avvenuto pagamento dei 197 milioni di euro. Le azioni Saipem, infatti, hanno iniziato le contrattazioni con un rialzo di poco superiore al mezzo punto percentuale. (Money.it)