Italo ovvero come Covid ci lascia a terra

L'HuffPost INTERNO

La vicenda di Italo dimostra come il Covid ci lascia tutti a terra, generando un effetto perverso sull’economia, soprattutto sui settori più colpiti come quello dei trasporti.

Sintetizzando: il virus fiacca la concorrenza, danneggia i viaggiatori e crea aziende attaccate al respiratore dei sussidi di Stato.

Con le conseguenze immaginabili: 1500 famiglie a rischio, che arrivano a 5mila considerando l’indotto, e soprattutto un duro colpo alla mobilità del paese. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre testate

Chiede al governo di equiparare l’Av al resto dei trasporti nelle linee guida anti-Covid e permettere una capienza fino all’80%. Martedì […] (Il Fatto Quotidiano)

Da ultimo, con riferimento al tasso di riempimento dei treni Italo in vigenza del distanziamento, si segnala che la capacità massima non supera il 55%. Venendo al merito del Verbale pubblicato, occorre precisare che Italo non versava in alcuna crisi economica e occupazionale prima della pandemia. (Ferrovie.info)

Questo per i treni ad alta velocità non è possibile. A causa delle strette norme anti-covid, l’amministratore delegato di Italo ha dichiarato in una recente intervista al quotidiano “La Repubblica” che il limite dei 50% della capienza sui treni ad alta velocità ha messo a dura prova l’azienda. (Yahoo Notizie)

Il crollo del traffico, sommato alle misure restrittive per contenere il contagio, stanno mettendo in ginocchio Italo. Per i treni veloci, infatti, è prevista una capienza del 50% e la lunga percorrenza è l’unico segmento dei trasporti con questa limitazione. (FormulaPassion.it)

Resta una capienza ridotta ancora al 50% sui treni dell’Alta velocità, con ulteriori disagi per i passeggeri, ma soprattutto con gravi ripercussioni economiche per Frecciarossa e Italo. Avevano avanzato una richiesta – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – per innalzare all’80% le presenze a bordo delle proprie carrozze. (Salernonotizie.it)

Ferrovie: niente 80%, il CTS lascia i treni AV al 50% di occupazione. Niente da fare, la situazione non si sblocca. Gli esperti hanno dunque preso atto della richiesta della compagnia AV ma si sarebbero riservati di analizzare i documenti in un'altra seduta del CTS, ribadendo la necessità che vengano fornite soluzioni organizzative idonee. (Ferrovie.info)