MEDIOBANCA * industria vinicola italiana pre-COVID: « 215 società A fatturato 2018 OLTRE 20 MLN / 8° POSTO A Cavit a 191 MLN, 10° Mezzacorona a 187 MLN

agenzia giornalistica opinione ECONOMIA

*. L’industria vinicola italiana dopo il COVID-19. Il 63,5% delle aziende prevede di subire nel 2020 un calo delle vendite con una flessione addirittura superiore al 10% per il 41,2% del campione.

La riduzione più importante è quella degli spumanti (-23,9%) seguiti da. S.p.A. e s.r.l. (-16,7%).

e la caduta del commercio mondiale stimata dalla World Trade Organization tra il 15% e il 30%.

In questo caso sono i produttori di vini spumanti a esprimere attese meno negative rispetto a quelli di vini non spumanti. (agenzia giornalistica opinione)

Ne parlano anche altri giornali

Si stima una contrazione tra il 20% e il 25% sul 2019 (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 26 mag - L'effetto Covid-19 sul settore italiano del vino potrebbe pesare fino a circa 2 miliardi di euro in meno sul fatturato 2020, frutto di minori vendite nazionali e estere, con una riduzione stimabile del settore tra il 20% e il 25% rispetto al 2019. (Borsa Italiana)

Gli investimenti materiali nel 2019 registrano un decremento del 15,9% sul 2018, dopo quattro anni di forte crescita. Le restanti 12 società (1,3 miliardi, 25% del totale), di cui il 60% circa sono familiari, non fanno alcun riferimento alla sostenibilità nei propri siti. (Yahoo Notizie)

Lo studio di Mediobanca analizza anche la situazione pre-crisi, e cioè i risultati di queste realtà nell’anno solare 2019. Ma non erano solo questi i segnali negativi che aleggiavano sul mercato del vino già l’anno scorso. (FIRSTonline)

Complessivamente nel 2020 si arriverebbe a registrare minori vendite, nazionali e all’estero, per circa 2 miliardi, con una contrazione stimabile tra il 20% e il 25% rispetto al 2019. Ovviamente le previsioni per il 2020 risentono delle grandi difficoltà legate alla crisi sanitaria. (Federvini)

Il mondo del vino sta vivendo, causa Covid – 19, un grave momento di crisi. L’effetto Covid-19 prevede per il settore una perdita secca: una riduzione stimabile del settore vinicolo tra il 20% e il 25% rispetto al 2019. (InformaCibo)

In questo caso sono i produttori di vini spumanti a esprimere attese meno negative rispetto a quelli di vini non spumanti. Le imprese vitivinicole italiane rischiano di uscire con le ossa rotte dall’emergenza sanitaria causata dal COVID-19. (Wall Street Italia)