Conte e i sospetti sui Benetton: “Sperano che cada il governo. La revoca è ancora sul tavolo”

La Stampa ECONOMIA

In un solo giorno e due operazioni di sistema, Giuseppe Conte ha potuto saggiare quanto sia insidioso il conflitto tra pubblico e privato.

Conte sapeva che la holding dei Benetton, che detiene l’88% di Aspi, avrebbe usato tutte le armi per ribaltare l’accordo siglato nel Consiglio dei ministri del 14 luglio.

Ma una volta tagliato il nastro e celebrato il ricordo delle vittime del crollo, Atlantia ha tentato di ridefinire il quadro dell’intesa. (La Stampa)

Su altre fonti

Il gruppo Atlantia ha atteso l’inaugurazione del nuovo Ponte San Giorgio – nato dalle ceneri del Ponte Morandi – per lanciare un siluro in direzione del Tesoro. Secondo il gruppo Atlantia, Cdp avrebbe avanzato proposte non contenute nella lettera arrivata dall’Esecutivo del 14 luglio. (Leggilo.org)

Il Sole 24 Ore dice che secondo quanto ricostruito in ambienti vicini alla holding Cassa chiedeva una manleva per un periodo di quattro anni rispetto a qualsiasi incidente si sarebbe potuto verificare sulla rete. (next)

Ed è a questo compromesso che vorrebbero arrivare i Benetton: niente aumento di capitale per far entrare Cdp bensì una doppia opzione. Autostrade per l’Italia, nelle lettere inviate al governo, lamenta “concrete difficoltà nel proseguimento positivo delle trattative”, con tanto di “esempi” sui temi al centro dell’impasse. (LA NOTIZIA)

Così può ripartire il dialogo Nuovo incontro tra Atlantia e Cassa depositi e prestiti per provare a far rientrare l’ente nel processo di valorizzazione di Aspi. Se questo è il percorso tracciato, ora l’intenzione sarebbe di individuare un modo per far rientrare Cassa all’interno del processo. (Il Sole 24 ORE)

L’accordo starebbe saltando per la divergenza di vedute tra le due parti sul valore della rete autostradale in concessione. Bond Autostrade 1,625% 2023: il rischio revoca pesa sui rendimenti. [email protected] (InvestireOggi.it)

Due le ipotesi: la prima una “vendita tramite un processo competitivo internazionale gestito da advisor indipendenti dell’intera quota dell’88% detenuta in Aspi, al quale potrà partecipare Cdp congiuntamente ad altri investitori istituzionali”. (Startmag Web magazine)