Autostrade, Atlantia lascia il tavolo: così il governo si fa prendere per il naso dai Benetton

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Leggi anche – L’incapacità del governo consegna il nuovo Ponte di Genova ad Autostrade. Se proprio una strada poteva essere percorsa, quella di stracciare il contratto con gli attuali gestori della rete era probabilmente l’unica.

Roma, 5 ago – Dopo solo pochi giorni di confronto, Atlantia abbandona le trattative con Cassa Depositi e Prestiti sul futuro di Autostrade per l’Italia.

Alla gara potrà partecipare Cdp, ma alle condizioni – e soprattutto al valore – fissati da Atlantia. (Il Primato Nazionale)

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Ecco, dunque, che resta un’altra ipotesi: quella dello scissione parziale di Aspi, per poi avviare la quotazione. Autostrade per l’Italia, nelle lettere inviate al governo, lamenta “concrete difficoltà nel proseguimento positivo delle trattative”, con tanto di “esempi” sui temi al centro dell’impasse. (LA NOTIZIA)

È questo l’obiettivo del nuovo summit tra il ceo della holding infrastrutturale, Carlo Bertazzo, e i tecnici di Cassa. Se questo è il percorso tracciato, ora l’intenzione sarebbe di individuare un modo per far rientrare Cassa all’interno del processo. (Il Sole 24 ORE)

L’accordo starebbe saltando per la divergenza di vedute tra le due parti sul valore della rete autostradale in concessione. Bond Autostrade 1,625% 2023: il rischio revoca pesa sui rendimenti. [email protected] (InvestireOggi.it)

A riguardo Atlantia avrebbe ribattuto che una tale condizione non è prevista nei rapporti concessori, vale la due diligence. L’annuncio di Atlantia è in linea con l’accordo stipulato con il governo il 14 luglio, sostiene la holding. (next)

L’apertura ad un’asta internazionale da parte di Benetton per le proprie quote agita Cassa Depositi e Prestiti. Il gruppo Atlantia ha atteso l’inaugurazione del nuovo Ponte San Giorgio – nato dalle ceneri del Ponte Morandi – per lanciare un siluro in direzione del Tesoro. (Leggilo.org)

Due le ipotesi: la prima una “vendita tramite un processo competitivo internazionale gestito da advisor indipendenti dell’intera quota dell’88% detenuta in Aspi, al quale potrà partecipare Cdp congiuntamente ad altri investitori istituzionali”. (Startmag Web magazine)