PIL: la terribile economia americana nel primo trimestre è stata persino peggiore di quanto pensassimo

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Buone notizie per il secondo trimestre?

Le aspettative ruotano attorno a un calo annuale del PIL del 40%, trainato da un forte calo dei consumi.

Gran parte del declino è stato causato da un forte calo della spesa dei consumatori, in particolare per le procedure elettive di assistenza sanitaria.

È stata la peggiore performance dell’economia degli Stati Uniti dall’ultimo trimestre del 2008, quando l’America è stata nel mezzo della crisi finanziaria e ha chiuso sei anni di crescita economica ininterrotta. (FPSGames.IT)

Su altri giornali

Le spese personali reali, motore principale della crescita americana, sono crollate del 6,8% rispetto al -7,6% precedente. Il dato, diffuso oggi dal Dipartimento del Commercio americano, si confronta anche con un +2,1% registrato nel 4° trimestre 2019. (Il Messaggero)

Quello rilevato tra gennaio e marzo è stato il più grande declino trimestrale negli Usa dopo la caduta dell’8,4% registrata nel quarto trimestre del 2008, nel pieno della crisi finanziaria globale. Nei tre mesi precedenti, il Pil della prima economia al mondo era salito del 2,1%. (quoted business)

Nel primo trimestre del 2020, rispetto al precedente, «tutti i principali aggregati della domanda interna sono in diminuzione, con un calo del 5,1% dei consumi finali nazionali e dell’8,1% degli investimenti fissi lordi». (Gazzetta di Parma)

Scendono gli investimenti, soprattutto nei settori chiave per l’Italia come quello del turismo, che sconterà il crollo delle presenze straniere. Anche il Pil francese ha subito un crollo analogo (-5,3% trimestre su trimestre e un crescita dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando l’economia d’oltralpe era salita dello 0,3%). (IG)

Il virus affonda l'America di Donald Trump. Intanto un colosso come American Airlines annuncia tagli del 30% del management e del personale, oltre 5 mila esuberi su 17 mila dipendenti del gruppo. (laRegione)

A trascinare la caduta del Pil, spiega l’Istat, è stata soprattutto la domanda interna (incluse le scorte), mentre quella estera, anch’essa in calo, ha fornito un contributo negativo meno marcato (-0,8 punti percentuali). (Finanzaonline.com)