La censura di Antonio Scurati, il 25 aprile e l'antifascismo

La censura di Antonio Scurati, il 25 aprile e l'antifascismo
Valigia Blu INTERNO

Min lettura La censura del monologo di Antonio Scurati sul delitto Matteotti e il 25 aprile, previsto all’interno del programma Chesarà (Rai 3), condotto da Serena Bortone, è un caso da manuale. Dentro ci troviamo il piglio del funzionario filogovernativo, la confusione comunicativa degli ambienti in cui è diffusa la mentalità dell’usi a obbedir tacendo, i probabili scleri in chat ufficiose che poi producono comunicati, tweet, status; ma troviamo anche la debolezza degli anticorpi democratici che dovrebbero attivarsi in casi del genere (Valigia Blu)

Se ne è parlato anche su altri giornali

eravate tutti quando a me succedeva questo?», si è chiesto Saviano a Propaganda, su La7, ospite di Diego Bianchi. La sua trasmissione «Insider» è stata cancellata dai palinsesti Rai sebbene fosse già pronta e fosse stata annunciata ad inizio anno. (Corriere TV)

Sergio ha colto l’occasione anche per intervenire sulle voci che vorrebbero Sigfrido Ranuci, Federca Sciarelli e Flavio Insinna vicini all’uscita da Viale Mazzini. “Non ho certo intenzione di dire qui oggi chi sta facendo il male alla Rai. (Primaonline)

Ospiti di questa puntata saranno Francesca Fagnani, conduttrice di “Belve” e autrice del libro inchiesta “Mala. Roma Criminale” in uscita il 30 aprile; lo scrittore Premio Strega Antonio Scurati; Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales, protagonisti di “Celebrity Hunted: Caccia all’uomo”; Noemi, in anteprima tv col nuovo singolo “Non ho bisogno di te” e conduttrice insieme a Ermal Meta del prossimo Concerto del Primo Maggio di Roma. (Adnkronos)

Tragedia e farsa del 25 aprile antifascista nel nome di Scurati

La linea dura annunciata dall’Ad di Viale Mazzini, Roberto Sergio, è già stata archiviata. Dai “provvedimenti drastici” annunciati a mezzo stampa, con tanto di promessa solenne (“chi ha sbagliato paga”), alla marcia indietro (“l’unica certezza che ho è che non c’è stata alcuna censura”) il passo è breve. (LA NOTIZIA)

Nel pasticciaccio brutto tra la Rai e Serena Bortone, l’ultimo atto è un documento diventato pubblico: la prenotazione del treno e dell’albergo (e la successiva cancellazione) per il soggiorno a Roma di Antonio Scurati, in occasione del suo intervento (saltato) nella trasmissione di Rai Tre Chesarà, dove avrebbe dovuto leggere l’ormai famoso monologo antifascista. (Il Fatto Quotidiano)

Il censuratissimo e proibitissimo monologo di Antonio Scurati mi echeggia nel cervello e mi si irradia negli occhi. C’è la Bortone che lo declama in tv, mettendo ben evidente il suo smartphone a beneficio di videocamera mentre legge il “dono” e mentre per iscritto è rimandato ovunque. (Tempi.it)