Autostrade, si complica la nazionalizzazione della rete

Sky Tg24 ECONOMIA

Quella attuale è invece un’ipotesi che allontana per ora la nazionalizzazione: a comprare la rete autostradale potrebbe essere anche un privato.

Questo scenario sarebbe opposto a quanto prospettato fino a oggi: il precedente accordo tra Atlantia e il governo prevedeva infatti un aumento di capitale riservato per Cdp.

Cdp sembra infatti aver chiesto uno scudo giudiziario rispetto a qualsiasi incidente che si potrebbe verificare sulla rete. (Sky Tg24 )

Su altri giornali

Secondo il gruppo Atlantia, Cdp avrebbe avanzato proposte non contenute nella lettera arrivata dall’Esecutivo del 14 luglio. Il gruppo Atlantia ha atteso l’inaugurazione del nuovo Ponte San Giorgio – nato dalle ceneri del Ponte Morandi – per lanciare un siluro in direzione del Tesoro. (Leggilo.org)

Si allontana l’intesa che sembrava essere stata raggiunta tra governo e Benetton sull’uscita della famiglia veneta da Autostrade per l’Italia (Aspi). L’accordo starebbe saltando per la divergenza di vedute tra le due parti sul valore della rete autostradale in concessione. (InvestireOggi.it)

Se questo è il percorso tracciato, ora l’intenzione sarebbe di individuare un modo per far rientrare Cassa all’interno del processo. Così può ripartire il dialogo Nuovo incontro tra Atlantia e Cassa depositi e prestiti per provare a far rientrare l’ente nel processo di valorizzazione di Aspi. (Il Sole 24 ORE)

Ecco, dunque, che resta un’altra ipotesi: quella dello scissione parziale di Aspi, per poi avviare la quotazione. Autostrade per l’Italia, nelle lettere inviate al governo, lamenta “concrete difficoltà nel proseguimento positivo delle trattative”, con tanto di “esempi” sui temi al centro dell’impasse. (LA NOTIZIA)

[…]. Aldo Fontanarosa, La Repubblica. La distanza tra le parti dopo settimane di trattativa sarebbe diventata quasi incolmabile. La vendita avverrebbe «con un processo competitivo internazionale» cui Cassa depositi e prestiti sarà libera di «partecipare» insieme ad «altri investitori istituzionali». (FormulaPassion.it)

Due le ipotesi: la prima una “vendita tramite un processo competitivo internazionale gestito da advisor indipendenti dell’intera quota dell’88% detenuta in Aspi, al quale potrà partecipare Cdp congiuntamente ad altri investitori istituzionali”. (Startmag Web magazine)