Covid-19: senza intervento shock dell'UE a rischio 30% PIL Italia

Investire.biz ECONOMIA

Quest'ultimo dovrà assorbire le perdite che le aziende dei vari Paesi coinvolti subiranno da questa guerra in atto; il rischio, altrimenti, sarà di una recessione senza precedenti.

Ragion per cui è importante che vi sia il supporto da parte dei datori di lavoro, psicologico ma soprattutto finanziario.

Il Senato si è compattato con 96 voti favorevoli e nessun contrario, mentre ora si pronuncerà la Camera. (Investire.biz)

Su altri media

"Le nostre ultime stime mostrano che il blocco interesserà direttamente settori che rappresentano fino a un terzo del Pil nelle principali economie", ha spiegato Gurria evidenziando come "molte economie finiranno in recessione" e "il solo settore del turismo deve affrontare una riduzione della produzione tra il 50% e il 70%". (Adnkronos)

Lì non si era mai andati oltre il 2 per cento di calo del Pil provnciale, qui si andrà molto oltre. I sindacati chiedono quasi sempre, tranne in casi di conclamata crisi, che l’assegno dell’Inps sia anticipato dalle aziende che hanno sufficiente liquidità. (LA NAZIONE)

Così il potenziale calo è "tra 85 e 100 miliardi per ogni mese" del 'lockdown'.Fonte: Consiglio nazionale dei commercialisti. Allarme burocrazia per la Cassa integrazione. Dei 1.787 miliardi di euro di PIL 2019, secondo la stima:- 754 miliardi sono riconducibili ad attività di settori economici giudicati essenziali,- 615 miliardi sono riconducibili ad attività di settori economici chiusi per COVID-19;- 418 miliardi sono riconducibili ad attività di settori economici parzialmente chiusi per COVID-19. (la Repubblica)

Le attività economiche per le quali è rimasto consentito il pieno svolgimento avevano invece contribuito per il restante 42,19%. Quelle rientranti in settori per i quali è stata disposta una chiusura parziale, limitata ad alcune attività soltanto, avevano contribuito per il 23,39%. (Corriere della Sera)

Il dato si è confrontato con le attese degli analisti, che non avevano previsto alcuna variazione rispetto al precedente 2,1%. Tutti gli occhi saranno ora puntati sulla rilevazione riguardante i primi tre mesi del 2020, quelli in cui il coronavirus si è mostrato in tutta la sua potenza devastante. (Money.it)

La crescita è sostenuta dai consumi +1,8% (rivista al rialzo da un +1,7% preliminare), neutralizzata dalla revisione al ribasso della spesa e investimenti pubblici (al +2,5%). Lo comunica il Dipartimento del Commercio americano ricordando che nel terzo trimestre il Prodotto interno lordo si era espanso del 2,1%. (Il Messaggero)