Riforma delle pensioni: ritorno al contratto di espansione, ma con qualche novità

Ipsoa INTERNO

Il post Covid-19 riapre il cantiere della riforma delle pensioni.

Andranno comunque attentamente calmierate le diverse possibilità in primo luogo con le tendenze demografiche del nostro Paese.

Sul tavolo di confronto tra Governo e sindacati ci sono la stabilizzazione dell’APE sociale, quota 41 e la possibilità di una quota flessibile unisex più elevata (quota 101/102).

Si guarda poi, con molto interesse, al contratto di espansione quale strumento per gestire il turnover delle aziende. (Ipsoa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Quota 100 infatti, si è dimostrata un ottimo ammortizzatore sociale in questo difficile contesto economico scaturito dalla pandemia. Quota 100, polemica con l’Europa. (The Italian Times)

Indennità che ad oggi non gli è stata riconosciuta. A maggio ha presentato all'Inps di Roma la richiesta di indennità di accompagnamento e riconoscimento Legge 104. (VicenzaToday)

Secondo Guerra, "ben un terzo di chi ha fatto domanda per Quota 100 erano persone con un reddito da zero a 13mila euro e di questo un terzo più del 50% aveva reddito zero cioè disoccupati". Per la sottosegretaria dunque Quota 100 "ha dato risposte ad alcuni problemi", ma non a quello del lavoro. (Today)

Bisognerà prevedere comunque per tempo una nuova disciplina anche per evitare, alla scadenza del 2021, un brusco ritorno alla normativa della Fornero. Brambilla smentisce poi la notizia diffusasi ieri, secondo cui nel nostro Paese i pensionati avrebbero sorpassato come numero i lavoratori attivi. (Tiscali.it)

Per un approfondimento del tema consiglio la lettura dell’articolo: In pensione con 15 anni di contributi: quali alternative con pensioni quindicenni. Le 3 deroghe, contenute nella Legge Amato, prevedono la possibilità di accesso alla pensione di vecchiaia con soli 15 anni di contributi in determinati casi e quando il lavoratore possiede specifici requisiti. (Notizieora.it)

Sono moltissimi i pensionati che ci stanno scrivendo in relazione alla quattordicesima pensione non ricevuta con il cedolino di luglio, come negli anni precedenti. E’ bene sapere, però, che a settembre l’INPS paga una nuova tranche di quattordicesima e forse, quindi, è il caso di attendere. (Money.it)