Italia – Nel 3Q20 il Pil (finale) balza del 15,9% su base trimestrale (+16,1% consensus)

Il Cittadino on line ECONOMIA

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna risultano in crescita, con un aumento del 9,2% dei consumi finali nazionali e del 31,3% degli investimenti fissi lordi.

Il terzo trimestre del 2020 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2019.

La variazione acquisita per il 2020 è pari a -8,3%. (Il Cittadino on line)

La notizia riportata su altre testate

Operai Industria. Ocse: “Ripresa economica italiana lenta e non omogenea”. I dati definitivi dell’Istat sul terzo trimestre evidenziato una crescita al +15,9 per cento. (News Mondo)

el terzo trimestre del 2020 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 15,9% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito del 5% nei confronti del terzo trimestre del 2019. (Il Tabloid)

Secondo quanto riportato dall’Australian Bureau of Statistics (l’ente statistico di Canberra), il Pil dell’Australia è calato del 3,8% annuo nel terzo trimestre 2020, dopo il crollo del 6,4% del secondo (1,6% il progresso dei primi tre mesi dell’anno) e il ribasso del 4,4% atteso dagli economisti. (Investire Oggi)

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna risultano in crescita, soprattutto gli investimenti fissi lordi e le esportazioni. imbalza il Prodotto Interno Lordo nel terzo trimestre del 2020, ma su base annua è ancora in netto calo. (Il Giornale delle Partite IVA)

“Il terzo trimestre del 2020 vede una crescita del Pil inferiore alle aspettative, ma si tratta in ogni caso di un mero rimbalzo tecnico legato alle riaperture delle attività in tutta Italia dopo il lockdown scattato a marzo – spiega il presidente Carlo Rienzi – I numeri dell’economia italiana, specie se rapportati al 2019, continuano ad essere estremamente negativi, e sono purtroppo destinati a peggiorare: la ripresa dei consumi e di tutti gli altri indicatori economici registrata nel III trimestre dovrà infatti fare i conti con le restrizioni e i lockdown regionali scattati a novembre, e con una forte tendenza delle famiglie a contrarre la spesa nell’ultimo periodo dell’anno. (Il Tabloid)

Oggi in Italia le imprese “giovani” sono quasi 530.000, ovvero l’8,7% di tutto il sistema produttivo nazionale, un numero rilevante anche se in calo di 80mila unità rispetto a cinque anni fa. Fra le categorie più colpite dalla crisi ci sono i giovani. (Farodiroma)