Tangenti Saipem Algeria, assolti tutti gli imputati

ilGiornale.it ECONOMIA

La Corte d'Appello di Milano ha assolto tutti gli imputati accusati di corruzione internazionale.

Nessuna tangente in Algeria.

I giudici della Corte d'Appello di Milano sostengono che " il fatto non sussiste " e richiama l'insufficienza di prove.

Assolti anche l'ex direttore operativo di Saipem, Pietro Varone, e l'ex amministratore delegato, Pietro Tali, l'ex direttore finanziario, Alessandro Bernini, che era considerato colui che riciclava le mazzette e il manager Eni Antonio Vella. (ilGiornale.it)

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Non ce lo aspettavamo ma lo speravamo, perché sono 7 anni che ribadiamo la assoluta estraneità di Saipem”. I giudici, inoltre, hanno anche revocato la confisca di 1980 milioni di dollari a carico di Eni e Saipem, somma pari alla presunta maxi tangente versata in Algeria (Il Riformista)

E' stata inoltre annullata la sanzione pecuniaria di 400mila euro e la confisca di oltre 197 milioni di euro, stabilita dal tribunale di primo grado per Saipem, imputata per la 231. A settembre 2018, il tribunale di Milano aveva invece condannato Pietro Tali, ex presidente e ad di Saipem a 4 anni e 9 mesi di reclusione; l'ex direttore operativo di Saipem in Algeria Pietro Varone a 4 anni e 9 mesi; l'ex direttore finanziario prima di Saipem poi di Eni Alessandro Bernini a 4 anni e un mese; Farid Bedjaoui a 5 anni e 5 mesi; Samyr Ouraied a 4 anni e un mese e Omar Habour a 4 anni e un mese. (Milano Finanza)

Revocata per Saipem la confisca per oltre 197 milioni di euro. "L’assoluzione era già stata pronunciata in primo grado e davanti al gup, credo che possiamo mettere la parola fine a questa vicenda complicata", afferma l'avvocato Enrico De Castiglioni, legale di Scaroni, dopo la conferma in appello della sua assoluzione. (Adnkronos)

Quest’ultima, secondo la procura, non ha eseguito attività di consulenza tali da provare l’avvenuto pagamento dei 197 milioni di euro. Azioni Saipem in osservazione dopo la pronuncia della seconda Corte d’Appello di Milano (Money.it)

«Non ce lo aspettavamo, ma ci speravamo perché da sette anni sosteniamo con forza l’assoluta estraneità di Saipem dall’accusa di corruzione internazionale», esulta il difensore della società, l’avvocato Enrico Giarda. (La Stampa)

La somma era considerata l'equivalente del prezzo del reato. La Corte ha quindi revocato la confisca da 197 milioni di dollari a carico di Saipem nel processo di secondo grado sulla presunta maxitangente algerina. (la Repubblica)