Il 25 Aprile antifascista dei centomila milanesi tra contestazioni e polemiche

Il 25 Aprile antifascista dei centomila milanesi tra contestazioni e polemiche
La Repubblica INTERNO

Oltre centomila persone in piazza, secondo gli organizzatori. Contestazioni alla Brigata ebraica, tensione lungo il corteo e tentativi di superare le transenne e lo sbarramento delle forze dell’ordine da parte di alcuni militanti pro Palestina. Sonori fischi misti ad applausi durante il discorso del sindaco Beppe Sala e solo applausi per lo scrittore Antonio Scurati, che ha letto il suo monologo … (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Quando la testa del corteo sta per entrare in piazza Duomo, a Milano, le delegazioni del Pd e del M5S, una dietro l’altra, hanno appena mosso i primi passi giù per corso Venezia. (Il Fatto Quotidiano)

Compreso il compagno Cyrus dalla Germania del quotidiano nd, ex Neues Deutschland, liquidato dalla Linke e rinato subito dopo come cooperativa di giornalisti, esattamente come il manifesto. Come Carlo, operaio alla Montedison è partito all’alba con la moglie e che, stoicamente, hanno tenuto i margini esterni dello striscione per almeno quattro ore senza alcuna pausa. (il manifesto)

"Quest’anno molto di più". "Perché è importante esserci", dice Daniela, che spinge la carrozzina di suo figlio disabile svoltando in via Palestro "dato che corso Venezia è completamente invaso e non si cammina". (IL GIORNO)

Un arresto per l'assalto agli ebrei

E quanto sono lontani la politica del commento romano e il circo dell’informazione se in una giornata così vogliono cogliere solo qualche contestazione e se viene raccontata come una mezza battaglia – spintonate che hanno coinvolto per qualche minuto qualche decina di persone, in maggioranza poliziotti – mentre decine, centinaia di migliaia di nulla si è accorto? Grandissimo e allegro, il 25 aprile di Milano non può essere guardato negli occhi da chi ha deciso da tempo, e già lo annunciava ieri anticipando «tensioni», che l’antifascismo è moneta scaduta e «cessate il fuoco» lo sfogo di una minoranza estremista, eventualmente violenta. (il manifesto)

Il sindaco Sala e l’Anpi ringraziano dal palco di piazza Duomo il manifesto per aver contribuito al grande successo della giornata. Contro manganelli e censure, per il lavoro e i diritti, per la Palestina e per il cessate il fuoco ovunque. (il manifesto)

Una decina di loro si è reso protagonista dell'episodio più violento della parata che anche quest'anno si è tenuta nell'anniversario della liberazione dal nazi-fascismo. E che ha come punto di ritrovo la Loggia dei Mercanti, a due passi dal Duomo e dal McDonald's: è qui intorno che bazzicano e spesso trascorrono interi pomeriggi, tantissimi giovanissimi, tra loro molti immigrati di seconda e terza generazione. (ilGiornale.it)