Un giudice di Palermo decide l'assunzione a tempo indeterminato di un rider a Glovo

Giornale di Sicilia INTERNO

Poco dopo, racconta il sindacato, la sua App è stata "bloccata" impedendogli di prestare la sua attività lavorativa.

Tuttolomondo, rider di 49 anni, aveva avviato una causa fatta contro l’azienda spagnola per contestare di fatto il suo licenziamento.

Per la prima volta viene riconosciuto da un Tribunale italiano il rapporto di lavoro subordinato, a tempo pieno e indeterminato di un rider.

Il rider era attivo da tempo nel movimento per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e tra i militanti di Nidil Cgil Palermo e aveva denunciato le difficoltà vissute dai ciclofattorini delle piattaforme di delivery. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

«Per la prima volta viene riconosciuto da un tribunale italiano il rapporto di lavoro subordinato, a tempo pieno e indeterminato, di un rider». «Il rider, assieme al sindacato, aveva partecipato a una trasmissione su una rete televisiva locale, denunciando la condizione di difficoltà vissute dai ciclofattorini delle piattaforme di delivery. (Alto Adige)

Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . La prima assunzione per sentenza di un rider in Italia arriva da Palermo. Allora il governo ha convocato un tavolo – ancora aperto – con piattaforme del delivery e sindacati per cercare soluzioni condivise. (Avvenire)

Lo hanno riabilitato il 12 giugno, dopo mesi di fermo.Con la Nidil Cgil al suo fianco, il fattorino palermitano ha fatto causa. Dal canto suo il rider vittorioso vola basso e fa il pragmatico: " Adesso aspetto di firmare il contratto. (La Repubblica)

Ci aspettiamo che il sistema delle piattaforme del food delivery possa modificarsi e dare il via a una strutturazione che abbandoni il lavoro autonomo". A dirlo è il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso, il giorno dopo la sentenza che ha dato ragione al rider di Glovo riconoscendo il suo lavoro come subordinato a tempo pieno e indeterminato. (PalermoToday)

"Ci aspettiamo un cambio di rotta da parte delle piattaforme che si ostinano a ritenere questi lavoratori come autonomi”, dichiarano il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. (AGI - Agenzia Italia)

Lo ha stabilito un tribunale di Palermo con una sentenza che fa esultare la Nidil Cgil, che ha sostenuto un rider 49enne, Marco Tuttolomondo, nella causa fatta contro l'azienda spagnola per contestare il suo licenziamento. (QUOTIDIANO.NET)