L’impatto del Coronavirus sull’auto elettrica: cosa cambia adesso?

Autoappassionati.it ECONOMIA

Sul lungo termine, le auto elettriche…sono al sicuro. La transizione, sottolinea Deloitte, è ormai iniziata e costerebbe di più sospenderla più che prorogarla.

Come sottolinea Deloitte, mettendo in relazione Coronavirus e auto elettriche, non si può non pensare agli effetti economici che già stanno percuotendo il mondo industriale ancor prima che la pandemia sia finita.

Effetti della pandemia, direte voi, ma prima di pensare alle batterie ci sono da salvare le aziende e, soprattutto i posti di lavoro. (Autoappassionati.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il coronavirus ‘blocca’ le auto elettrice: rivoluzione green rimandata? E potrebbero essere ancora meno nell’immediato futuro alla luce della crisi economica che ha assunto dimensioni mondiali,. (News Mondo)

Nella difficile fase congiunturale che stiamo vivendo, infatti, le case automobilistiche vedono contrarre in modo importante i loro ricavi, con una forte emorragia di risorse. A questa possibile contrazione degli investimenti, vanno aggiunti anche gli effetti dello slittamento del lancio di nuovo modelli elettrici, dovuti anche al rinvio dei principali eventi di settore". (Autoblog.it)

Il virus rallenta il processo inevitabile. Uno scenario sul quale, la pandemia di coronavirus, entra a gamba tesa. L’interesse verso le auto elettrificate – a batteria e ibride – rilevato dal Global Automotive Consumer Study di Deloitte registra, in Italia, un 71% tra gli automobilisti se proiettato sul lungo termine. (Auto.it)

Inoltre, l’incertezza dell’effettiva ripartenza dei produttori asiatici di batterie e componenti elettrici potrebbe compromettere la supply-chain e la capacità produttiva dei veicoli elettrici in Europa” commenta Barbieri. (PartsWeb)

Si prevede un calo della produzione pari a -2,219 milioni di unità nel Nord America e -2,956 milioni in Europa. Inoltre, l’incertezza dell’effettiva ripartenza dei produttori asiatici di batterie e componenti elettrici potrebbe compromettere la supply-chain e la capacità produttiva dei veicoli elettrici in Europa” commenta Barbieri. (Car Carrozzeria)

In questa direzione, nel 2015 il fisico John Bannister Goodenough brevettò un tipo di batteria in vetro, con tantissimi vantaggi relativi ad autonomia e sicurezza, a costi non troppo elevati. Al momento si tratta solo di un brevetto, ma nel futuro prossimo potrebbe diventare una realtà nel mondo delle auto elettriche. (AutoMotoriNews)