COVID: VARIANTE DELTA, BOOM di casi nel REGNO UNITO, ma QUANTO colpisce in ITALIA? I DATI ufficiali dell'ISS

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Insomma, la variante Delta fa paura, ora non solo al Regno Unito, ma anche all'Italia e ad altre nazioni.

I DATI ufficiali dell'ISS. Variante DELTA, BOOM di casi in Regno UnitoLa variante Delta (quella indiana) del COVID continua a terrorizzare il Regno Unito, dove nelle ultime settimane si era registrato un boom di casi.

Secondo il report dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), reso noto anche dal quotidiano Repubblica, in Italia la variante Delta o indiana rappresenta l’1% di tutti i casi positivi. (iLMeteo.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Al momento, infatti, in Gb mancano ancora da vaccinare circa 15 milioni di giovani adulti su una popolazione totale di 68 milioni”. Infine, rileva Arbia, “la variante Delta si diffonde soprattutto nei giovani, i quali in Gb sono stati finora lasciati indietro nella campagna vaccinale. (Livesicilia.it)

Quali caratteristiche ha la variante Delta? Quali caratteristiche ha la variante Gamma? (ilmessaggero.it)

Lo afferma la casa farmaceutica AstraZeneca dopo la decisione dei giudici belgi di accogliere solo parzialmente le richieste della Commissione europea in merito alle presunte violazioni dell’accordo preliminare d’acquisto firmato dall’azienda. (L'HuffPost)

Non dobbiamo rallentare, non dobbiamo scoraggiarci, non dobbiamo pensare che il vaccino non serva perché ci sono le varianti. Quindi rilevare gli anticorpi circolanti è una misura grezza rispetto a quello che può essere il livello di protezione (Il Fatto Quotidiano)

I rischi connessi alla parziale protezione possono assumere ulteriore pericolosità in contesti epidemiologici caratterizzati da elevata circolazione di varianti quali la variante Delta”. (LaPresse)

A farlo sapere è la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio indipendente relativo alla settimana 9-15 giugno 2021. Tracce della sua diffusione sono stati rilevati anche dal database internazionale Gisaid: rispetto ai sequenziamenti su campioni raccolti dal 19 maggio al 16 giugno, su 881 sequenze depositate, 57 (6,5%) corrispondono alla variante Delta. (TIMgate)