Atlantia: ok alla cessione di Aspi ma manleve sono inaccettabili

AGI - Agenzia Italia ECONOMIA

Ma Atlantia ha bollato queste condizioni come "non accettabili in un contesto di mercato".

Sono questi i contenuti di una lettera che la società ha inviato al governo al termine del consiglio di amministrazione di oggi.

Da parte sua Aspi in una lettera al governo riconferma la piena disponibilità a formalizzare le intese già raggiunte sul piano economico finanziario e sull'accordo per la definizione del procedimento di contestazione. (AGI - Agenzia Italia)

Ne parlano anche altri giornali

È quanto indicato in una missiva inviata da Marcel Haag, direttore generale della Commissione Ue per la Stabilità finanziaria e il Mercato Unico dei Capitali, ai vertici della holding controllata da Edizione. (Il Messaggero)

E’ quanto emerso al termine del Consiglio di Amministrazione della holding, tenutosi per dare una “risposta” ufficiale al Governo entro la scadenza del 30 settembre. (QuiFinanza)

E in virtù di questo chiede al governo di approvare il piano economico finanziario (pef) e l’atto transattivo, senza i quali, di fatto, non può essere aperta alcuna procedura di vendita. Ovviamente, sostiene la compagnia, va eliminato... (Il Sole 24 ORE)

Sul piatto ci sono le condizioni concordate in precedenza, che sono racchiuse nel testo dell’accordo “affinato” che l’azienda ha quindi trasmesso al ministero per la ratifica definitiva. La manleva della responsabilità del crollo del Morandi in vista della cause civili e la vendita diretta a Cassa, depositi e prestiti del pacchetto azionario di Autostrade per l’Italia non erano previsti dall’accordo del 14 luglio, a cui l’azienda “è sempre stata coerente”, e per questo sono considerate “inusuali e non accettabili”. (Genova24.it)

Nel corso della riunione sono anche state respinte le accuse secondo cui il governo starebbe obbligando la società a un’operazione non trasparente e non di mercato. In serata Atlantia ha fatto uscire una nota in cui si fa appello alla capacità «di mediazione e di equilibrio del presidente Conte e del suo governo, considerandolo un riferimento di garanzia per tutti». (Open)

Messi alle strette dal Governo dopo il tira e molla sull’accordo raggiunto e rischiando direttamente la revoca della concessione, i Benetton si attaccano alla sponda nell’Unione europea. Nel frattempo, i nostri servizi rimangono a vostra disposizione per un incontro nel caso volgiate condividere ulteriori informazioni riguardanti i vostri esposti”, ha precisato Haag. (LA NOTIZIA)