Contributo a fondo perduto per Partite Iva a novembre: ecco i requisiti

Quotidiano di Ragusa ECONOMIA

I 6 miliardi stanziati inizialmente sono infatti terminati e molte attività attendono ancora di ricevere il loro contributo.

Ma quali sono i requisiti per poter ricevere il contributo a fondo perduto per le Partite Iva?

Lo ha annunciato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che sta già lavorando per procedere allo stanziamento dei fondi.

Italia. Contributo a fondo perduto per Partite Iva a novembre: ecco i requisiti Contributo a fondo perduto per Partite Iva a novembre: ecco i requisiti. (Quotidiano di Ragusa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Questo provvedimento, che riguarda sostanzialmente due mesi del 2020, dovrebbe avere un valore complessivo di circa 5 miliardi. Poi conferma del credito di imposta per le locazioni, degli aiuti alla filiera alimentare e cancellazione della rata Imu di dicembre. (Il Messaggero)

a Regione ha approvato la graduatoria delle aziende ammesse al bando "Aiuta Impresa", che prevede misure straordinarie e urgenti per l'economia e l'occupazione. Sei milioni di euro per combattere la crisi legata all'emergenza coronavirus. (Certa stampa)

Queste imprese, infatti, saranno coinvolte nei sostegni a fondo perduto del decreto Ristoro, ma dovranno presentare domanda. Al momento, per il decreto Ristoro, non è chiaro se i criteri di erogazione del fondo perduto saranno gli stessi. (Money.it)

Indennizzi a fondo perduto automatici a partire da metà mese, almeno per le piccole imprese che li avevano già percepiti nel mese di giugno. Questo provvedimento, che riguarda sostanzialmente due mesi del 2020, dovrebbe avere un valore complessivo di circa 5 miliardi. (Il Mattino)

Questa condizione al momento non è contemplata, possibile, dunque, che vi sia una prima erogazione una tantum. “Gli Iban delle imprese che necessitano di aiuti l’Agenzia delle entrate ce li ha già” fanno sapere a ItaliaOggi fonti del ministero dell’economia. (Italia Oggi)

Il governo, infatti, avrebbe spiegato che il nuovo Dpcm prevede niente più banchetti e feste non solo dopo le cerimonie religiose (da matrimoni a comunioni) ma anche dopo quelle civili. Nel testo del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte è infatti saltato il divieto di svolgimento previsto nella bozza. (Leggilo.org)