Autostrade, Cdp offre 9,5 miliardi ad Atlantia per l’acquisto. Ai Benetton ne arriveranno 3

Genova24.it ECONOMIA

Nuovo capitolo nella difficile corsa ad ostacoli intrapresa dal governo per l’acquisto di Autostrade per l’Italia da Atlantia, la società per azioni controllata dalla famiglia Benetton che ad oggi possiede l’88% del pacchetto azionario di Aspi.

Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche, l’assetto sarebbe “gradito” ad Atlantia, che però non sarebbe d’accordo sulla valutazione finale della società. (Genova24.it)

Ne parlano anche altri giornali

Sono stati in tal modo rimessi in discussione elementi sostanziali che si aveva ragione di ritenere già definiti nel testo degli accordi a lungo negoziati da Aspi con i ministeri competenti. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Per ora: se nel frattempo, entro il 30 novembre, Cdp migliorasse la sua offerta, se ne riparlerebbe. La stessa Cdp ha tutto l’interesse che venga chiuso il Pef per dare una valutazione compiuta di Aspi. (La Stampa)

«Da due anni il governo italiano viola le regole dell’Unione Europea e occorre intervenire con urgenza», conclude. Sul caso Aspi il Governo italiano viola la normativa europea. (il Corriere delle Alpi)

In comune accordo con i soci di cordata, Cdp aveva deciso di avanzare una nuova offerta senza rialzare il prezzo di acquisto di Autostrade per l’Italia, che al momento rappresenta il vero nodo che non permette di chiudere le trattative: tra la richiesta di Atlantia e l’offerta di Cdp balla un miliardo di euro o poco più. (FormulaPassion.it)

Atlantia respinge la proposta CDP: i motivi. L’attesa giornata di ieri, mercoledì 28 ottobre, con il CdA Atlantia riunito per valutare l’offerta ufficiale di Cassa Depositi e Prestiti non è stata decisiva. (Money.it)

Il consorzio potrà presentare una nuova offerta entro la fine di novembre. Non solo: il cda riunitosi ieri ha deciso di rinviare il piano di scissione di Autostrade. (Finanzaonline.com)