Ermal Meta: “Fortuna, si prende”. “E penso a un altro libro...”

Ermal Meta: “Fortuna, si prende”. “E penso a un altro libro...”

Dovrà tenere sempre a portata di mano lo scaldabiberon, caro Ermal Meta. Mio Dio, un altro pensiero su cui concentrarmi, ah ah!. Accessorio fondamentale nelle notti che verranno. Se non dormo poi non scrivo! Capirò come recuperare. Ha studiato le parole da dirle per la prima volta che la terrà in braccio? È un imprinting, … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un album per augurare il meglio alla bambina che vedrà la luce fra qualche mese e si chiamerà Fortuna. Canzoni piene di amore e di consapevolezza. Un disco maturo dove la poetica di Ermal si esprime al meglio. (La Stampa)

In ordine di importanza: la nascita della prima figlia (che si chiamerà Fortuna), l’album che esce il 3 maggio (Columbia/Sony), il tour che patirà il 13 luglio dal Teatro Romano di Verona (a Roma il 5 settembre), il debutto da “presentatore” al Concerto del Primo Maggio al Circo Massimo. (leggo.it)

'Quando mia figlia sarà abbastanza grande da poter capire la musica, se vorrà sapere come vedevo il mondo aspettandola, potrà ascoltare queste canzoni e conoscermi un po’ di più' (Adnkronos)

Ermal Meta: «Ho passato anni terrificanti con attacchi di panico a ogni concerto. Finivo nei guai con comportamenti poco chiari, la terapia è stata fondamentale»

In apparenza potrebbe sembrarlo. Da una parte è un po’ più complicato essere giovani perché l’orizzonte del futuro appare più offuscato; dall’altra parte i giovani hanno in mano più informazioni e strumenti rispetto, a noi. (Sky Tg24 )

Poesia, profondità, storie di vita, dodici fotografie che creano un film ricco di emozioni e colori: venerdì 3 maggio esce “Buona Fortuna” (Columbia Records/Sony Music), il nuovo album di inediti di Ermal Meta (SpettacoloMusicaSport)

Il cantautore, 43 anni, spiega di aver scritto il disco (12 brani fra cui un feat con Levante e un altro con Jake La Furia) per raccontare a sua figlia «come vedevo il mondo finché la aspettavo», con l’idea di farglielo ascoltare «quando sarà in grado di capire la musica». (Corriere della Sera)