"Io frainteso...". Emiliano tentenna all'Antimafia

Io frainteso.... Emiliano tentenna all'Antimafia
ilGiornale.it INTERNO

"Andai dalla sorella del boss per far rispettare le regole". Stavolta, la versione di Michele Emiliano suona così. Nel corso della sua audizione in Commissione Antimafia, il presidente della Regione Puglia è tornato a parlare del tanto discusso episodio da lui stesso rievocato lo scorso mese di marzo, quando - per sostenere il sindaco di Bari, Antonio Decaro - aveva raccontato di aver portato quest'ultimo (all'epoca dei fatti assessore) a casa della sorella del boss Antonio Capriati per "affidarglielo". (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altre testate

Da Palazzo San Macuto, il presidente della Regione ha esordito sottolineando: “Sulla Puglia non è in corso alcuna indagine. Durante l’audizione fiume, il governatore ha risposto a tutte le domande senza risparmiarsi. (LA NOTIZIA)

«Bari vecchia andava liberata dalle auto, andavano messe le telecamere e bisognava realizzare le richieste del Comune. (Corriere)

L’audizione di Emiliano in commissione antimafia: la diretta video. Il presidente della Regione Puglia spiega le sue dichiarazioni sui rapporti tra clan e membri delle istituzioni (Corriere TV)

L'audizione di Emiliano all'Antimafia: «Andai dalla sorella del boss Capriati per far capire che l'aria era cambiata. Su Pisicchio nessuna fuga di notizie» RIVEDI LA DIRETTA

Quindi questa immagine che Emiliano ci ha dato di opulenza della Puglia” non corrisponderebbe alla realtà. “Basterebbe elencare al presidente Emiliano il vasto numero di persone che della Regione Puglia, scelte da lui, sono state indagate e condannate, tra queste c’è anche la condanna del collega Stefanazzi che all’epoca dei fatti era capo Gabinetto. (l'Immediato)

Minuto per la lettura Il governatore Emiliano in l’audizione davanti alla Commissione parlamentare Antimafia: «L’incontro con dalla sorella di Capriati per ribadirle che le regole non le facevano loro ma noi». (Quotidiano del Sud)

Emiliano ha spiegato in sostanza che l'incontro con la sorella del boss Tonino Capriati serviva a far capire al clan egemone della Città vecchia "che l'aria era cambiata, che non comandavano più loro". (La Gazzetta del Mezzogiorno)