Emiliano in Antimafia, D’Attis (FI): “Grave quanto accaduto in Puglia. Toti? Fatti da accertare, le dimissioni deve valutarle lui”

Emiliano in Antimafia, D’Attis (FI): “Grave quanto accaduto in Puglia. Toti? Fatti da accertare, le dimissioni deve valutarle lui”
Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Il fatto che un presidente ammetta di essere andato a casa dei boss a dire ‘mi raccomando guarda che qua è roba mia’, non so quanto la valutate. Io penso sia grave. I fatti di Toti sono da accertare. Se saranno gravi, non perché si tratta di Toti, è giusto che la giustizia faccia il suo corso”, Mauro D’Attis, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Antimafia, entrando a Palazzo San Macuto, a proposito dell’audizione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (Il Fatto Quotidiano)

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Durante l’audizione fiume, il governatore ha risposto a tutte le domande senza risparmiarsi. Dopo aver superato indenne la mozione di sfiducia delle destre, Michele Emiliano è stato sentito dalla commissione Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, per discutere del terremoto giudiziario scoppiato in Puglia (LA NOTIZIA)

Il governatore è in aula a Palazzo San Macuto dove ha svolto una relazione per rispondere poi alle domande dei commissari. Emiliano ha spiegato in sostanza che l'incontro con la sorella del boss Tonino Capriati serviva a far capire al clan egemone della Città vecchia "che l'aria era cambiata, che non comandavano più loro". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

BARI – «L’incontro con la sorella del boss Capriati e altre donne di Bari Vecchia da me citato dal palco aveva l’unico scopo di far capire che l’aria a Bari era cambiata, che dovevano comportarsi bene, mai per chiedere protezione come qualcuno sostiene in maniera strumentale». (Quotidiano del Sud)

Dirigenti e politici arrestati in Puglia, Emiliano: “Colpevolezza certa per Lerario, le altre sono da discutere”

«Bari vecchia andava liberata dalle auto, andavano messe le telecamere e bisognava realizzare le richieste del Comune. (Corriere)

Poi ci sono dirigenti, amministratori di agenzie: si tratta di Grandaliano, Sannicandro, Lerario, Borzillo, Pisicchio, lo stesso Stefanazzi. Quindi questa immagine che Emiliano ci ha dato di opulenza della Puglia” non corrisponderebbe alla realtà. (l'Immediato)

Il presidente della Regione Puglia spiega le sue dichiarazioni sui rapporti tra clan e membri delle istituzioni (Corriere TV)