Emiliano all'Antimafia, la domanda che lo inchioda: "Ha avvisato Pisicchio?"

Emiliano all'Antimafia, la domanda che lo inchioda: Ha avvisato Pisicchio?
Liberoquotidiano.it INTERNO

"Sono a completa disposizione della procura di Bari nel caso dovesse rendersi necessario un qualsiasi ulteriore approfondimento rispetto a quanto fin qui accertato". Botta e risposta tra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, parlando in audizione davanti alla Commissione parlamentare Antimafia replicando alla domanda della presidente della Commissione Chiara Colosimo sulla vicenda, riportata da notizie di stampa, della presunta fuga di notizie sull’arresto dell’ex assessore regionale Alfonso Pisicchio. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri media

Il presidente della Regione Puglia spiega le sue dichiarazioni sui rapporti tra clan e membri delle istituzioni (Corriere TV)

Emiliano ha spiegato in sostanza che l'incontro con la sorella del boss Tonino Capriati serviva a far capire al clan egemone della Città vecchia "che l'aria era cambiata, che non comandavano più loro". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

«Bari vecchia andava liberata dalle auto, andavano messe le telecamere e bisognava realizzare le richieste del Comune. (Corriere)

Emiliano in commissione Antimafia spiega il caos in Puglia

Dopo aver superato indenne la mozione di sfiducia delle destre, Michele Emiliano è stato sentito dalla commissione Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, per discutere del terremoto giudiziario scoppiato in Puglia (LA NOTIZIA)

Minuto per la lettura BARI – «L’incontro con la sorella del boss Capriati e altre donne di Bari Vecchia da me citato dal palco aveva l’unico scopo di far capire che l’aria a Bari era cambiata, che dovevano comportarsi bene, mai per chiedere protezione come qualcuno sostiene in maniera strumentale». (Quotidiano del Sud)

Quindi questa immagine che Emiliano ci ha dato di opulenza della Puglia” non corrisponderebbe alla realtà. “Basterebbe elencare al presidente Emiliano il vasto numero di persone che della Regione Puglia, scelte da lui, sono state indagate e condannate, tra queste c’è anche la condanna del collega Stefanazzi che all’epoca dei fatti era capo Gabinetto. (l'Immediato)