e-Fuel: cosa sono e cosa c’è da sapere sui carburanti sintetici

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Ecco cosa c’è da sapere sugli e-Fuel i carburanti sintetici che potrebbero salvare i motori endotermici. Come vengono prodotti, vantaggi e svantaggi. Negli ultimi tempi si sta parlando molto degli e-fuel, o elettrocarburanti, una nuova generazione di carburanti sintetici “carbon neutral” che potrebbero rivoluzionare l’industria automobilistica e salvare le auto a benzina e diesel dall’estinzione. La Commissione Europea, dopo un lungo braccio di ferro con la Germania, sembra aver autorizzato l’utilizzo di questi carburanti per alimentare le auto endotermiche prodotte dopo il 1° gennaio 2035. (Mondo Motori)

Se ne è parlato anche su altre testate

Tra i prodotti naturali più efficaci per togliere i cattivi odori ci sono l’amido di mais e il sale. Da oggi potrai avere scarpe profumate in pochi minuti senza usare l’acqua. (Proiezioni di Borsa)

Quanto costa un litro di e-fuel e perché non sono prodotti in Italia? (inNaturale.com)

Ma la Federazione europea per il trasporto e l’ambiente (Transport & Environment, T&E), un’associazione europea di organizzazioni non governative che operano nel campo dei trasporti e dell’ambiente promuovendo il trasporto sostenibile in Europa, studi alla mano dimostra che gli e-fuel non sono poi così green come sembra. (Economy Magazine)

L’imminente decisione europea in merito ai carburanti di ultima generazione è considerata molto importante per l’economia del nostro Paese, tanto che il governo si sta impegnando seriamente a riguardo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Rifare il letto ogni mattina è un’abitudine che ci hanno insegnato fin da piccoli. Ma torniamo al metodo migliore per rifare il letto ogni mattina ed evitare di perdere del tempo prezioso. (Proiezioni di Borsa)

Il disco verde alle immatricolazioni anche dopo il 2035 di nuove auto alimentate con motori e-fuels (electrofuel) non è una buona notizia per l’Italia, che nella partita della transizione green dell’automotive ha sta puntando evidentemente sul “cavallo sbagliato” secondo la UE. (PMI.it)