Coronavirus e auto elettrica - Carrozzeria

Car Carrozzeria ECONOMIA

Si prevede un calo della produzione pari a -2,219 milioni di unità nel Nord America e -2,956 milioni in Europa.

Il rallentamento del processo verso la mobilità elettrica e le sue implicazioni con l’emergenza sanitaria mondiale in atto cono oggetto del rapporto appena pubblicato dalla società di ricerca e consulenza Deloitte.

Inoltre, l’incertezza dell’effettiva ripartenza dei produttori asiatici di batterie e componenti elettrici potrebbe compromettere la supply-chain e la capacità produttiva dei veicoli elettrici in Europa” commenta Barbieri. (Car Carrozzeria)

Su altri giornali

Si prevede un calo della produzione pari a -2,219 milioni di unità nel Nord America e-2,956 milioni in Europa. Anche in Italia, a marzo, si è registrato un crollo delle immatricolazioni dell’85% a quota 28.000 e l’emergenza potrebbe prolungarsi per almeno 4-6 mesi. (igizmo.it)

Cina proroga gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche Sfoglia il listino delle auto nuove: tutti i modelli sul mercato. Con il crollo delle vendite, non è immaginabile una penalizzazione dei modelli benzina o diesel che hanno maggior mercato. (Auto.it)

A questa possibile contrazione degli investimenti, vanno aggiunti anche gli effetti dello slittamento del lancio di nuovo modelli elettrici, dovuti anche al rinvio dei principali eventi di settore". Auto elettriche: l'impatto del Coronavirus sul settore. (Autoblog.it)

La ‘Rivoluzione Green’ potrebbe essere rimandata per sostenere il mondo dei motori. L’emergenza sanitaria (ed economica) ha fatto irruzione nel mondo dell’auto bloccando di fatto la produzione. (News Mondo)

Queste, ovviamente, inquinano molto meno e possono essere definite “eco-friendly”, oltre ad avere costi minori di mantenimento. In questa direzione, nel 2015 il fisico John Bannister Goodenough brevettò un tipo di batteria in vetro, con tantissimi vantaggi relativi ad autonomia e sicurezza, a costi non troppo elevati. (AutoMotoriNews)

Inoltre, il sostegno alla rottamazione dei veicoli più inquinanti tramite incentivi statali rivitalizzerebbe le vendite mantenendo una visione orientata verso una mobilità più ecologica e sostenibile. Inoltre, l’incertezza dell’effettiva ripartenza dei produttori asiatici di batterie e componenti elettrici potrebbe compromettere la supply-chain e la capacità produttiva dei veicoli elettrici in Europa” commenta Barbieri. (PartsWeb)