Air Italy, la battaglia solitaria di un dipendente: “Dormo a Malpensa contro la chiusura”

Il Primato Nazionale INTERNO

“Il bilancio negativo non prende in considerazione il risarcimento di Boeing”. “Il bilancio negativo della compagnia non prende in considerazione il cospicuo risarcimento che Air Italy percepirà da Boeing – fa presente Clemente – .

“Non arretrerò di un millimetro, chiedo risposte a domande precise”. Clemente conosce bene Air Italy e per anni si è battuto per tutelare i diritti dei lavoratori prima come segretario dell’Asdai, Associazione sindacale dipendenti Air Italy poi come rappresentante sindacale in Uil e Ugl. (Il Primato Nazionale)

Ne parlano anche altre testate

Dopo un anno in Lauda Air, Clemente ha iniziato a lavorare nell’Air Italy dell’allora comandante Giuseppe Gentile nel 2005. . Malpensa chiusura air italy – MALPENSA24 (malpensa24.it)

Perché Ilaria Muresu è figlia di un’assistente di volo Meridiana: una delle innumerevoli vite stravolte dalla crisi aziendale. Olbia, 17 febbraio 2020 – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Ilaria Muresu, schermitrice paralimpica olbiese, dedicata alla vertenza Air Italy. (Olbia.it)

La solidarietà è stata espressa ieri anche da un gruppo di storiche aziende galluresi che si sono aggiunte alle prese di posizione dei giorni scorsi di tutte le associazioni di categoria. "In questo momento più che mai - aggiunge Monsignor Sanguinetti - l'intero territorio, in tutte le sue componenti istituzionali ed economico-sociali, deve concordemente far sentire la propria voce presso il Governo centrale e regionale. (L'Unione Sarda.it)

Malpensa (Varese), 17 febbraio 2020 - I 1.450 lavoratori di Air Italy, la compagnia messa in liquidazione in bonis dagli azionisti, sono tornati a far sentire la loro voce. A rischio ci sono 1.450 dipendenti, di cui oltre mille a Malpensa, per i quali è scattata la procedura di licenziamento. (IL GIORNO)

«Non mancano le preoccupazioni e i dubbi sul nostro futuro - dicono i lavoratori - ma nel corso dell'assemblea di oggi è emersa soprattutto grande determinazione e grande unità, siamo pronti alla lotta». (La Nuova Sardegna)

Hanno ricevuto la comunicazione via mail e “il primo pensiero è andato alle nostre due bambine, adesso non sappiamo come andare avanti perché con questa procedura non abbiamo diritto agli ammortizzatori sociali ”. (Il Fatto Quotidiano)