Riparte il confronto su Autostrade, oggi incontro tra Cdp e Atlantia

L'HuffPost ECONOMIA

Anche se non si escludono possibili colpi di scena che sblocchino la strada verso l’accordo, tuttavia, tra gli addetti ai lavori serpeggia il timore che i tempi possano allungarsi più del previsto.

Dopo la mossa a sopresa con cui Atlantia ha forzato la mano mettendo sul piatto una doppia soluzione, le interlocuzioni tra le due società sono riprese con un incontro in mattinata e nuovi incontri attesi in questi giorni. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri media

Si allontana l’intesa che sembrava essere stata raggiunta tra governo e Benetton sull’uscita della famiglia veneta da Autostrade per l’Italia (Aspi). L’accordo starebbe saltando per la divergenza di vedute tra le due parti sul valore della rete autostradale in concessione. (InvestireOggi.it)

A riguardo Atlantia avrebbe ribattuto che una tale condizione non è prevista nei rapporti concessori, vale la due diligence. Il Sole 24 Ore dice che secondo quanto ricostruito in ambienti vicini alla holding Cassa chiedeva una manleva per un periodo di quattro anni rispetto a qualsiasi incidente si sarebbe potuto verificare sulla rete. (next)

L’apertura ad un’asta internazionale da parte di Benetton per le proprie quote agita Cassa Depositi e Prestiti. Il Governo rischia una magra figura: il passaggio delle azioni in Autostrade allo Stato potrebbe essere diverso da come annunciato trionfalmente. (Leggilo.org)

Due le ipotesi: la prima una “vendita tramite un processo competitivo internazionale gestito da advisor indipendenti dell’intera quota dell’88% detenuta in Aspi, al quale potrà partecipare Cdp congiuntamente ad altri investitori istituzionali”. (Startmag Web magazine)

Le condizioni messe sul piatto da Cassa Depositi e Prestiti, secondo quanto riferito da fonti vicine ad Atlantia, non erano sostenibili. La vendita avverrebbe «con un processo competitivo internazionale» cui Cassa depositi e prestiti sarà libera di «partecipare» insieme ad «altri investitori istituzionali». (FormulaPassion.it)

Ecco, dunque, che resta un’altra ipotesi: quella dello scissione parziale di Aspi, per poi avviare la quotazione. Autostrade per l’Italia, nelle lettere inviate al governo, lamenta “concrete difficoltà nel proseguimento positivo delle trattative”, con tanto di “esempi” sui temi al centro dell’impasse. (LA NOTIZIA)