Accordo all'alba con i Benetton

L'HuffPost INTERNO

In sintesi: con il controllo dello Stato e Atlantia al lumicino, insieme al successivo approdo in Borsa che ridimensionerà e sterilizzerà ancora la società, Autostrade non sarà più la società dei Benetton.

Ma allo stesso tempo i Benetton possono dire di aver evitato l’allontanamento coatto da parte del Governo.

Così i Benetton, che hanno un terzo di Atlantia, si ritroveranno ad avere in mano meno del 10% di Autostrade. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

Quanto ci costano i rit... Il premier è indeciso a tutto tranne che a tenersi stretta la poltrona. (La Verità)

Esultano il governo e la maggioranza, con le autostrade che torneranno di proprietà pubblica attraverso l’uscita di Benetton e l’ingresso al 51% di Cassa Depositi e Prestiti. Raramente accade che al triplice fischio in chiusura di una partita esultino per la vittoria entrambe le squadre. (Fanpage.it)

Secondo quanto riferito da una fonte, il governo ha anche dato mandato ai ministri dell'Economia e dei Trasporti per raggiungere un accordo finale con Atlantia. La rinuncia alla revoca, avverte il governo, "potrà avvenire solo in caso di completamento dell'accordo transattivo". (Yahoo Finanza)

E il termometro dei mercati lo registra subito penalizzato il titolo della controllante Atlantia, che in un solo giorno perde 1,68 miliardi di euro di capitalizzazione. Lo spettro dell’insolvenza incombe su Autostrade per l’Italia, gli obbligazionisti e i 7.300 dipendenti. (QUOTIDIANO.NET)

Secondo quanto stabilito, le quote nella società dei Benetton scenderanno dall'88% attuale al 10-12%, restando fuori dal Cda; parallelamente, è previsto l'ingresso dello Stato attraverso Cassa depositi e prestiti, con l'acquisizione del 51% delle azioni. (Automoto.it)

Sono state accolte, infatti, tutte le richieste dell’esecutivo e, nel giro di un anno, Aspi dovrebbe diventare una compagnia pubblica per il 51% di proprietà dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp), una controllata del ministero delle Finanze. (Wired.it)