L’autunno caldo in Argentina inizia dall’università pubblica

L’autunno caldo in Argentina inizia dall’università pubblica
il manifesto ESTERI

Le università pubbliche argentine hanno inaugurato martedì quel che evidentemente sarà un nuovo autunno caldo di proteste a Buenos Aires. In piazza più di mezzo milione di persone contro i tagli disposti dal governo di Javier Milei al finanziamento delle 56 università pubbliche di tutto il paese, orgoglio della società argentina sin dagli albori del XX Secolo. «Io Milei l’ho votato perché aggiustasse l’inflazione, non perché distruggesse l’istruzione pubblica», dice, un po’ sottovoce, un impiegato pubblico mentre infila l’Avenida 9 de Julio in direzione al corteo. (il manifesto)

Ne parlano anche altri media

Le università pubbliche argentine stanno protestando contro i tagli al bilancio, attuati dal governo del presidente Javier Milei, che mettono a rischio la loro sopravvivenza. Per martedì, i sindacati dei docenti e dei lavoratori universitari, insieme alle organizzazioni degli studenti, hanno indetto una manifestazione nazionale in difesa dell’università pubblica. (Il Fatto Quotidiano)

Nuova protesta contro il governo in Argentina: stavolta a scendere in piazza saranno i rappresentanti delle università pubbliche, che protestano contro i tagli all'istruzione voluti dal presidente ultraliberista Javier Milei (Tiscali Notizie)

Centinaia di migliaia di argentini sono scesi in piazza a Buenos Aires e in altre città in una marcia antigovernativa contro i tagli al bilancio delle università pubbliche. Quella di martedì 23 aprile è, ad oggi, la più grande protesta contro le dolorose misure di austerità del presidente Javier Milei, libertario di estrema destra. (LifeGate)

Gli argentini a muso duro contro Milei sull'educazione

Per il presidente dell'Argentina, l'ultraliberista Javier Milei, la storica protesta in difesa delle università pubbliche che si è tenuta ieri nelle principali città dell'Argentina, non è stata altro che una manifestazione della "sinistra che si lagna". (Il Messaggero Veneto)

Le università pubbliche, frequentate da più di 2,2 milioni di studenti, dichiarano di trovarsi “in emergenza di bilancio”, da quando il Governo ha deciso di mantenere il budget del 2023 anche per l’anno accademico in corso, nonostante un’inflazione che nell’arco di 12 mesi ha raggiunto la soglia del 288%: una misura che rientra nella politica di austerità a tutto campo voluta da Milei. (RSI.ch Informazione)

«Ci sono caratteristiche dell'istitituzionalità e dell'identità culturale argentina che bisogna affrontare con attenzione e il dato emerso in questa occasione è che l'educazione pubblica viene difesa dagli argentini in tutto il territorio nazionale, anche dove ha stravinto Milei», ha aggiunto. (Corriere del Ticino)