Bce: riviste al rialzo stime PIL 2023 e 2024. L’ultimo sondaggio dei previsori

Finanzaonline.com ECONOMIA

Riviste al rialzo le aspettative di inflazione per il 2023 e il 2024, ma al ribasso per il lungo periodo. Così nella Survey of Professional Forecasters (SPF) della Banca Centrale Europea (BCE) per il primo trimestre del 2023, gli intervistati hanno rivisto al rialzo le loro aspettative di inflazione per il 2023 e il 2024. Queste si attestano ora rispettivamente al 5,9% e al 2,7%, con un aumento di 0,1 e 0,3 punti percentuali rispetto al precedente sondaggio. (Finanzaonline.com)

La notizia riportata su altri media

Gas, la bolletta scende grazie al crollo dei consumi (Sky Tg24 )

Ma la dinamica dei prezzi resta “più sostenuta” dell’aumento dei salari, causando di fatto per i consumatori una “rilevante perdita di potere d’acquisto”. L’allarme viene lanciato dall’Ufficio parlamentare di Bilancio nella Nota sulla congiuntura di febbraio, in cui aggiorna le previsioni per il biennio 2023-24 e avverte sul fatto che lo scenario macroeconomico dell’economia italiana è “circondato da un’incertezza ancora molto ampia”. (L'Opinione delle Libertà)

L’inflazione in Italia resta ancora alta e pesa sul potere di acquisto delle famiglie, soprattutto di quelle più povere. (InvestireOggi.it)

Ma gli indicatori congiunturali prospettici non prefigurano un’accelerazione dell’attività produttiva nel breve termine. La spesa delle famiglie in estate è stata solo in minima parte alimentata dall’aumento del potere di acquisto (0,3% in termini congiunturali), in quanto l’incremento dei redditi nominali (1,9%) è stato largamente eroso dall’inflazione (1,6%). (Wall Street Italia)

Negli altri grandi Paesi del Vecchio Continente, poi, la situazione è ben diversa rispetto a Roma: in Spagna è stimata al 5,8%, in Francia al 6% e in Germania all'8,6%. Ma in Italia ancora è più alta della media: più del 10% contro l'8,5%. (Money.it)

Cioè, altri 1.096 giorni (visto che il prossimo anno sarà bisestile). Vale a dire, per altri tre anni completi. (La Stampa)