La Cina taglia a sorpresa i tassi chiave, Borse asiatiche contrastate

Milano Finanza ECONOMIA

Ma alcuni titoli in rialzo, tra cui i raffinatori di petrolio, hanno fatto marcia indietro per le preoccupazioni legate al rallentamento della crescita economica cinese.

Borse asiatiche contrastate con la Cina sorvegliata speciale.

Gli economisti prevedono che il taglio possa portare a una corrispondente riduzione dei tassi di prestito benchmark la prossima settimana.

A pesare sul sentiment sono stati anche i deboli dati economici della Cina

Ma è probabile che il sentiment dei consumatori rimanga fragile a causa delle incertezze sulle future epidemie e lockdown, hanno aggiunto. (Milano Finanza)

La notizia riportata su altri giornali

A luglio le vendite al dettaglio (un indicatore importante dei consumi) sono aumentate solo del 2,7% rispetto alle previsioni del 5%. Una delle principali cause di questo rallentamento economico è legata alla politica sanitaria “zero covid” portata avanti da Xi Jinping, fatta di restrizioni inumane che sta portando caos nelle città cinesi. (Il Primato Nazionale)

Infine, gli investimenti hanno registrato una crescita del 5,7%, in rallentamento rispetto al +6,1% di giugno e sotto il +6,2% atteso. La mossa di dati economici non positivi e dalla volontà di muoversi per tempo cercando di sostenere il più possibile l’economia. (Altroconsumo)

La Banca centrale taglia a sorpresa il costo del denaro e inietta liquidità. Mentre gli esportatori non riescono a vendere i loro prodotti (la Repubblica)

I dati di oggi rivelano un netto rallentamento della crescita cinese in tutti i settori: consumi, investimenti, produzione industriale, mercato immobiliare. Il rallentamento della crescita cinese ha un impatto immediato sui mercati delle materie prime: il petrolio è sceso del 5% tornando ai livelli di metà febbraio, cioè prima dell’invasione russa in Ucraina. (Corriere della Sera)

Visti i dati negativi sulla domanda, la produzione industriale e la disoccupazione giovanile, la banca centrale della Cina ha tagliato i tassi di interesse per la prima volta da gennaio. Tutti i dati e i pareri degli esperti. (Start Magazine)

Lo yuan cade sui minimi degli ultimi tre mesi. Di riflesso, lo yuan sul mercato onshore è calato fino a 6,7950 sul dollaro, il livello più basso dal 16 maggio. Pimco: è improbabile che la Cina diventi un fattore decisivo per l’inflazione globale. (Milano Finanza)