Cina: dati economici pessimi, quindi si abbassa il tasso di interesse.

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Al contrario, si sono registrati cali nella produzione dell’industria di trasformazione alimentare (-0,8% vs -0,3%), del tessile (-4,8% vs -3,9%) e delle attrezzature generali (-0,4% vs 1,1%).

Ci si aspetta che tutti gli altri principali tassi di riferimento seguano un analogo taglio di 10 pb nei prossimi giorni.

I dati dell’economia cinese di luglio resi noti dall’ufficio centrale di statistica sono pessimi. (Scenarieconomici)

Ne parlano anche altri giornali

Qualunque sia la risposta, la storia non si è fermata e gli equilibri mondiali non sono ineluttabili, se mai interessasse alla politica nostrana Una delle principali cause di questo rallentamento economico è legata alla politica sanitaria “zero covid” portata avanti da Xi Jinping, fatta di restrizioni inumane che sta portando caos nelle città cinesi. (Il Primato Nazionale)

La Cina ha tirato il freno a mano: ora i giovani non trovano più lavoro dal nostro corrispondente Gianluca Modolo. Il premier cinese Li Keqiang ripreso durante un summit Ue-Cina (reuters). Raffica di dati negativi, dalle vendite al dettaglio alla produzione industriale. (la Repubblica)

Pimco: è improbabile che la Cina diventi un fattore decisivo per l’inflazione globale. Magra consolazione: è improbabile che la Cina diventi un fattore decisivo per l’inflazione globale. Invece, sul mercato offshore, lo yuan è rimasto relativamente stabile, dopo aver toccato 6,80 per la prima volta in tre mesi nella seduta precedente. (Milano Finanza)

Tutti i dati e i pareri degli esperti. Visti i dati negativi sulla domanda, la produzione industriale e la disoccupazione giovanile, la banca centrale della Cina ha tagliato i tassi di interesse per la prima volta da gennaio. (Start Magazine)

Le attuali difficoltà dell'economia cinese non devono però portare a visioni scorrette sulla Cina. Nel secondo semestre l’economia cinese potrà essere messa ancora dura prova dalla politica zero-Covid delle autorità, così come il rallentamento del settore immobiliare imporrà molta attenzione. (Altroconsumo)

Il rallentamento della crescita cinese ha un impatto immediato sui mercati delle materie prime: il petrolio è sceso del 5% tornando ai livelli di metà febbraio, cioè prima dell’invasione russa in Ucraina. (Corriere della Sera)